A me di Ciro Cerullo detto Jorit importa nulla, e prima di questa storia non ne avevo mai sentito parlare. Ma questo non è importante. Non è nemmeno importante che il comune di Napoli finanzi le sue opere, e che Jorit sia un filorusso, tanto che è andato a Mariupol a dipingere un mural sul fianco di un palazzo rimasto in piedi dopo la conquista russa della città. Ognuno ha diritto di farsi pagare da chi vuole.
Quando però Jorit non solo copia (senza permesso, ovvio, perché l’arte deve essere libera) il suo soggetto da un’immagine della fotografa australiana Helen Whittle – leggete la storia su Open e Fanpage da dove ho preso le immagini – ma riesce anche ad affermare che lui in realtà ha copiato un’altra immagine che non ci assomiglia per nulla… beh, tutti i nodi tornano al pettine.
non capisco quali sarebbero i nodi che vengono al pettine…
quelli che si possono sintetizzare in “io so’ io e voi nun siete un cazzo”. In altre parole, essendo lui un artista può non solo fare ma dire quello che vuole, anche contro l’evidenza dei fatti.
(Ripeto: a me non importa nulla se è andato a fare un mural a Mariupol, quelle sono scelte sue. Ma che almeno non mi prenda per i fondelli)
Ma perché “mural” in spagnolo?
In italiano c’è “murale”.
perché nessuno dice “murali” ma solo “murales” e io mi adeguo.
Peraltro lo sento anche al singolare: “un murales”.
Guardando la voce su Jorit su it.wiki vedo che e` stata recentemente svuotata per violazione di copyright… ironico!
era stata copiata dal suo sito. Magari a lui andava anche bene, ma se non c’è un’autorizzazione ufficiale via VRT (in pratica si scrive alla Wikimedia Foundation) non ci può stare.