Una cosa è abbastanza chiara. Mario Draghi non vuole essere contraddetto: si deve fare come dice lui. Dire che entro la pausa estiva deve essere approvata la riforma delle concessioni dei taxi è un atto di guerra.
Quello che però non c’è è un’opposizione con il coraggio delle proprie azioni. Non c’è nulla di male a non votare la fiducia perché non si vuole l’uomo forte, anche se sentire dire una cosa del genere dalla destra italiana pare strano: ma in effetti se non è il tuo uomo forte la cosa ha senso. Però fa davvero ridere che non si voti contro ma si esca dall’aula (al Senato l’astensione sarebbe voto contrario), e soprattutto lo si faccia con la scusa che la mozione da approvare arriva da uno – il Pierferdi – eletto con la sinistra. La mozione in questione diceva infatti «Il Senato, udite le comunicazioni del presidente del Consiglio dei ministri, le approva». Cosa ci sia di sinistra non lo vedo proprio…
Vabbè, andiamo a votare, prendiamoci Giorgina come PresConsMin e – chissà – Silvio come PresRep. Non penserete mica che Mattarella resti al Quirinale con un nuovo Parlamento?
Il maggiore problema non era Draghi, ma l’indice di gradimento degli elettori. La Lega è in crollo, ed aspettare la fine naturale della legislatura era solo un metodo per perdere più voti, quindi loro erano ostili in generale. Solo “con un cambio di programma” che significava vaste concessioni che sarebbero piaciute ai suoi elettori avrebbe votato la fiducia, ma Draghi non ci sta. Discorso sostanzialmente identico per M5S, FI io penso sparirà dalla faccia della terra e confluirà in Lega, almeno in parte, e con “Credere obbedire combattere” l’altra. Silvio creperà in solitudine, mi sa.
Prepariamoci all’olio di ricino ed ai bastoni, anche se quest’anno non staremo al freddo perché Giorgina è a libro paga di zio putin, quindi da questo punto di vista stiamo apposto.
Mah, io penso che la discussione non sarà sull’olio di ricino ma sulla marca del prodotto, tenendo conto che ci sarà anche da pagare i debiti che il tale ha procurato con grandissima generosità, da comprare davvero le armi che gli amici cowboy sono tanto desiderosi di consegnare e tutti gli altri problemi che talune nazioni si beccano sulla capoccia senza essere autorizzati a scansarli.
Però una campagna elettorale breve non è poi così male e, spero, potrebbe portare anche qualche novità oltre ai soliti noiosi ritornelli avanzati dalle campagne post berlusca-I.
Insomma, potrebbe aprisi un periodo dinamico e forse, cosa incredibile per la politica nazionale, con delle novità. Se poi va male… l’IBAN lo conoscono già e gli F24 possono pure farseli da soli!