Marco Ferrari è una garanzia. Non fidatevi quando si schermisce e dice di non essere poi chissà quale esperto: potete essere certi che il testo che leggerete non è solo scientificamente corretto, ma anche piacevole, oltre che istruttivo. Ma cosa vuol dire “costruire un alieno”? Semplice, si fa per dire. L’evoluzione ci ha fatti diventare (non solo noi, ma la biosfera tutta) quello che siamo: ma quanta parte dello sviluppo della vita potrebbe essere per così dire inevitabile e quanta invece il frutto del caso? Ferrari, tralasciando di solito concetti come la vita basata sul silicio per i quali abbiamo troppi pochi dati per fare ipotesi che non siano del tutto campate in aria (“Potevamo stupirvi con gli effetti speciali: ma questa è scienza, non fantascienza!”) fa una storia di come la vita è apparsa e si è sviluppata sull’unico pianeta che abbiamo a disposizione, e a ogni passo mostra come un cambiamento delle condizioni di base porterebbe a una linea evolutiva del tutto diversa.
Tra le righe ci fa anche vedere come cose che diamo per scontate non lo sono affatto: per esempio, la fotosintesi è inizialmente stata una strage: le reazioni chimiche che usano la luce del sole sono molto più performanti, ma l’ossigeno prodotto era un veleno per gli organismi allora esistenti. In effetti gli alieni sono già tra noi, in un certo senso: esistono ancora microgranismi che sono fossili viventi, rimasti in luoghi praticamente inaccessibili: Ferrari ce ne parla a lungo, mostrando come l’evoluzione sia qualcosa di molto diverso dalle storielle che di solito ci sentiamo dire.
In definitiva un libro da leggere attentamente e con gusto, per avere un punto di vista finalmente un poco “alieno”…
(Marco Ferrari, Come costruire un alieno : Ipotesi di biologia extraterrestre, Codice 2021, pag. 256, € 17, ISBN 9788875789374)
Voto: 5/5