Il film dei Manetti Bros su Diabolik è un perfetto remake dell’avventura a fumetti apparsa nel numero 3 degli albi, quello in cui appare per la prima volta Eva Kant. Su questo non c’è nulla da eccepire; persino gli effetti speciali sono in stile anni ’60, tanto che si potrebbe quasi pensare a una parodia dei telefilm su Batman con Adam West che sono apprezzati dai fan proprio per questa ragione. Anche lo svolgersi della trama, con tutte le lunghissime spiegazioni delle varie trovate di Diabolik, ricordano quelle dei primi albi che mi ricordo di avere letto. Fin qui tutto bene, anche se devo dire che fa un certo effetto vedere come Clerville sia stata trasportata in Italia, con le vedute di Bologna, Milano e Trieste perfettamente riconoscibili: mi chiedo solo dove siano state trovate le ville rigorosamente in stile. (dicono sui colli bolognesi: i panorami li avevo riconosciuti, ma le ville ovviamente no)
Poi però si passa alla recitazione, e qui cominciano gli alti lai. Nulla da eccepire su Valerio Mastandrea nella parte di Ginko. L’aspetto fisico di Miriam Leone come Eva Kant è anche perfetto. Ma finiamo qui: la sua recitazione è meccanica. Sempre meglio comunque di Luca Marinelli ha un’unica espressione da pesce lesso con voce corrispondente; per fortuna che è spesso in maschera e muto. Alessandro Roja che ha la parte del viceministro Giorgio Caron è una macchietta. È anche vero che i testi dei dialoghi non li aiutano certo: potremmo dire che in fin dei conti i fumetti non erano così diversi, ma non so quanto abbia senso riprenderli così alla lettera anche in questo. In fin dei conti noi che li leggevamo da ragazzi siamo cresciuti.
Ultimo aggiornamento: 2021-12-30 15:07
C’è un tag non chiuso che, oltre a sballare la formattazione, fa perdere tutta la seconda parte del post.
Più precisamente una virgoletta mancante. Ora è a posto: grazie!
Proprio sicuro che siamo cresciuti?
Sarai mica di quelli che dicono Bansky oppure Macchiavelli? ;-p
Lui è Mastandrea!
Banksy è Banksy, e Macchiavelli è Macchiavelli. Però Mastandrea lo sbaglierò sempre…
Concordo al 100% con mau.
Soprattutto Marinelli: bravissimo attore per carità… ma con Diabolik non c’entra nulla.
Io ho sempre identificato in Diabolik l’attore Sean Connery (da giovane). Secondo me i disegni si ispiravano proprio a lui.
Anche Anna pensava a Sean Connery (degli anni ’60, claro)!