Occhei, è vero che in teoria qualcuno potrebbe chiedere il referendum, ma direi che alle prossime elezioni i diciottenni voteranno anche per il Senato. La cosa non è così rilevante, ma mi fanno ridere i commenti “le due Camere avranno la stessa base elettorale e quindi le stesse maggioranze politiche” (peccato che la divisione dei seggi sia fatta in maniera ben diversa: non sono quelli tra i 18 e i 24 anni che spostano gli equilibri) e “si favorisce la partecipazione delle nuove generazioni alla vita politica” (certo, un diciottenne che sapeva di poter votare solo alla Camera lasciava perdere molto piccato).
Capisco il dover dire qualcosa a ogni costo, ma almeno pensarci un po’ su?