il pasticcio della Green Card

A quanto si legge su Repubblica, il governo pensa a “rimodulare” il Green Pass perché teme la cosiddetta variante delta, e quindi non considerare più validi quelli già scaricati da milioni di persone (tra cui il vostro affezionato tenutario) e che erano stati rilasciati dopo una singola dose. Nel giornale radio di stamattina su RadioPop si diceva che tanto nel resto d’Europa si accettano solo i certificati con due dosi: ho provato a fare una ricerca e ho scoperto che la cosa è un po’ diversa: ogni nazione può accettare un certificato vaccinale dall’estero con le stesse condizioni che ha per i certificati nazionali, mentre in effetti la Commissione «ha proposto agli Stati membri di revocare le restrizioni di viaggio per le persone che sono completamente vaccinate (al più tardi 14 giorni dopo l’ultima dose) o guarite dalla COVID-19 e titolari del certificato COVID digitale UE.»
Non potevano decidere il da farsi sin dall’inizio? Anche senza la variante delta, si sapeva che la prima dose aiuta ma non è sufficiente.

Ultimo aggiornamento: 2021-06-29 10:48

18 pensieri su “il pasticcio della Green Card

  1. .marioV

    “La gatta frettolosa fece i gattini ciechi.” ….

    lo sappiamo tutti, tu io e gli altri per primi, che ci sono interessi e forza politiche che spingono da una parte e altre dall altra.
    e la logica si va a farsi benedire!

  2. un cattolico

    Ho letto che con la doppia vaccinazione si ha un rischio sestuplo di avere gravi conseguenze se infettati con la variante indiana (ora delta). Mica male, considerando che ne verranno di peggiori, come è prassi per i coronavirus.

          1. mestessoit

            “Sí, infatti l’ho scritto. Ma questo deve valere anche per il contrario..”

            Come dice anche il tenutario, il tutto non ha senso (da un punto di vista statistico). Con quei dati non puoi dire nulla. Già dire che è sei volte il tasso di mortalità è una castronata che statisticamente non ha alcun valore. E’ solo l’aria che passa fra i denti, o la fatica di battere i tasti. Basiamoci su roba più seria, mica la novella 3000 dei virologi, please. La risposta non è “ne sappiamo troppo poco” ma “non ne sappiamo nulla”. No, così non si fa scienza, si fa Pomeriggio 5 con Barbara d’Urso.

          2. un cattolico

            Eppure le misure prudenziali le stanno prendendo. Per non saperne nulla il CTS israeliano si sta prendendo un bel rischio di figura barbina, non ti pare?

          1. un cattolico

            No, banalmente uno che legge, e leggendo Matteo Villa si ha tutto meno che la negazione di quella affermazione, semplicemente la si chiarisce:

            Per capire cosa vada storto nella nostra mente dobbiamo tenere presente due cose.
            Primo, ricordiamoci come funziona la letalità di #COVID19.

            Le persone sotto i 40 anni non rischiano quasi nulla. Poi la letalità aumenta in maniera esponenziale.

            Secondo dato, cruciale: da chi è composta la popolazione dei vaccinati e quella dei non vaccinati in UK (ma anche in Italia)?

            Da persone con età diversissime!

            Circa la metà dei vaccinati ha più di 50 anni.
            Mentre l’82% dei NON vaccinati ha meno di 30 anni.

            E quindi? Quindi, se incrociamo questi due dati, sappiamo che i non vaccinati sono quasi solo giovanissimi e che per loro ci aspettiamo un numero di decessi molto basso.

            I vaccinati invece includono moltissimi anziani, e la loro letalità di partenza sarà molto più elevata.

            Facendo due conti: se i vaccini non proteggessero in nessun modo, dovremmo aspettarci che i vaccinati morissero circa DODICI volte di più dei non vaccinati.

            Cioè: se i non vaccinati muoiono 1 volta su 1.000 (come da grafico), i vaccinati dovrebbero morire 12 volte su 1.000.

            Torniamo al grafico da cui è iniziato tutto.

            Adesso sappiamo che, se i vaccini NON avessero effetto, a fronte di una letalità dello 0,1% tra i non vaccinati dovremmo attenderci una letalità dello 1,17% tra i vaccinati.

            Quello 0,21% vi fa ancora così paura?

            Villa ti sta spiegando che salva qualche anziano/immunodepresso, facendone morire altri (nonostante sia pensato esclusivamente per questi, tra cui il 18% che muore. Ti sembra poco il 18%?) ma allo stesso tempo è inutile per i giovani (nonostante vogliano costringere a vaccinarsi anche i giovani, dicono per l’immunità di gregge… Pur sapendo che verranno altre varianti, perché sempre di un coronavirus si parla. O conosci qualcuno che si inietta il vaccino antinfluenzale per il coronavirus dell’influenza di 3 anni fa?).

  3. Gwendalyne

    Io non ho approfondito cosa fosse consentito fare con il green pass post-prima dose, come quello che ho anche io, dal momento che non ho in programma nulla di particolare prima di metà luglio quando farò il richiamo (e neanche dopo, in effetti). Ma davo per scontato che qualche restrizione in più ci fosse, visto che tra le altre cose ne risulta chiaramente se si è o meno “fully vaccinated”.

  4. .mau. Autore articolo

    @un_cattolico: confondi il principio di precauzione (non sappiamo bene i rischi che potranno esserci, cerchiamo un compromesso tra limitazioni e sicurezza) con i post acchiappaclic.

    Ciò detto, il paper originario dice semplicemente «the crude case fatality rate remains lowerfor Delta than other variants at present; however, mortality is a lagged indicator, which means that the number of cases who have completed 28 days of follow up is very low–therefore, it is too early to provide a formal assessment of the case fatality of Delta, stratified by age, compared to other variants» (grassetto mio). e «current evidence suggests vaccine effectiveness against hospitalisation is maintained for Delta». Non ho invece trovato il dato “sei volte tanti morti” (qualunque siano i numeri di partenza).

    1. un cattolico

      Principio di precauzione che non avrebbe granché senso se la delta avesse gli stessi esiti delle altre varianti con il vaccino, con i dati a nostra disposizione, non ti pare?

      Quanto al sei volte, è semplicemente un calcolo dell’articolista con i dati forniti dal SSN inglese, ma so che lo sai.

      1. .mau. Autore articolo

        no, principio di precauzione è “faccio qualcosa senza avere i dati completi a disposizione” (altrimenti non è precauzione ma misura di contenimento).

        Quanto ai numeri, ripeto che io non li ho trovati. Tutto quello che ho trovato è che a oggi la mortalità per delta è minore di quella per alfa (il virus “originale”) e che dicono che però non c’è da fidarsi perché calcolano i decessi dopo 28 giorni dall’insorgere della malattia e quindi non si può avere un numero confrontabile. Però sono pronto a essere smentito se trovi dei numeri a riguardo. Anche quelli di SIREN sulle reinfezioni danno (suvalori risibili, 14 persone…) il 65%, e tieni conto che le reinfezioni sembrano intorno allo 0,1%.

        1. un cattolico

          Hai scritto correttamente: completi. Perché dati li hai, altrimenti una “misura di contenimento” che comporti la quarantena di un intero popolo dubito sarebbe legale in UK/IS, anche qualora provassi a chiamarla “misura di contenimento”.

          Ad ogni modo rilevo che la distinzione tra “misure di contenimento” e “principio di precauzione” non è fatta propria dal legislatore italiano, quantomeno nell’ultima pandemia, visto che nei due DL: 19, del 25 marzo 2020, e 33 del 16 maggio 2020 (a inizio pandemia) non si parla mai di principio di precauzione, bensì di principio di adeguatezza e di proporzionalità e, appunto, misure di contenimento. E il concetto di precauzione è richiamato solo per la quarantena in entrambi.

          Quanto ai numeri, ad oggi la mortalità per delta è minore di quella per alfa in senso assoluto (vaccinati più non vaccinati), quanto ai vaccinati è appunto presto per dirlo, ma al momento, per quei pochi casi acclarati, i numeri inglesi propendono per una maggiore mortalità dei vaccinati.

          Ma, e scusa se mi ripeto: se la situazione vaccinale, per quanto parziale, fosse davvero migliore di quella con le altre varianti, perché queste preoccupazioni inglesi e israeliane solo ora che la indiana si diffonde? Dicono sia più contagioso ma molto meno letale (in senso assoluto), dunque bloccherebbero (forse) un paio di Paesi per qualche polmonite in più?

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