Cosa può fare uno mentre è in carcere a causa delle sue idee pacifiste? Per Bertrand Russell la risposta è stata ovvia: scrivere un libro “divulgativo” per spiegare quanto aveva formalizzato nei Principia Mathematica. Attenzione: stiamo parlando di un testo pubblicato più di un secolo fa. Nonostante il titolo (Bertrand Russell, Introduzione alla filosofia matematica [Introduction to the Mathematical Philosophy], Longanesi 2004 [1918, 1962], pag. 224, € 18,50, ISBN 9788830421448, trad. Luca Pavolini) quello che troviamo è una trattazione dei fondamenti della matematica. Dobbiamo ricordarci che Russell non è un matematico ma un logico. Questo significa – lo si vede anche nei testi di Gabriele Lolli – che i matematici sono considerati scienziati di serie B che hanno delle idee ma non sanno metterle bene in pratica. Significativa la frase con cui liquida la scelta di Dedekind di postulare che dai suoi tagli si ottengano gli irrazionali: qui poi entra anche in gioco l’ego di Russell che non è certo infimo. La traduzione di Luca Pavolini è corretta (salvo un paio di svarioni verso il fondo dove si deve essere annodato il cervello leggendo il testo, e non posso dargli torto), anche se si sente il mezzo secolo abbondante passato da quando l’ha scritta. Non posso infine dire nulla sulla prefazione di Odifreddi, perché ho letto la versione originale italiana del 1962.
Ultimo aggiornamento: 2021-02-26 15:56
Ma non si capisce se consigli di leggerlo o meno ;)
Se non sei interessato a Russell o alle fondazioni della matematica, non ne vale la pena.