Occhei, abbiamo un governo di cioccolatai. Ma che dire del secondo quotidiano nazionale che – dopo aver pubblicato titoloni senza uno straccio di notizia ufficiale – piange per la «gestione confusa e approssimativa delle comunicazione istituzionale»?
Ultimo aggiornamento: 2020-03-04 17:48
Mah, il *testo* del DPCM è molto criticabile ma la procedura e la comunicazione non mi pare sia stata così cattiva. Però la mediazione dei giornali sta passando dall’inutile al dannoso, anche perché non mi pare neppure avere una base ideologica che, in qualche modo, giustifichi quello che più o meno volontariamente scrivono.
Invece non capisco il tale “”sindacalista””, quello che dice che tutti devono andare a lavorare e a spendere quanto prima e senza lamentarsi e che 835mila lavoratori devono riunirsi fisicamente per essere “sentiti” su temi privi di qualsiasi utilità. Forse mi sono perso qualche cambio di ruolo dei personaggi e il tale “”sindacalista”” è stato assoldato dal Virus e ora lotta contro gli Umani?
se le fonti hanno detto qualcosa e poi la ministra arriva e dice che non c’è stato nulla e poi arriva il PCDM e dice “sì che c’è”, la comunicazione non è che sia gestita così bene.
(sui “sindacalisti” ho solo letto di quello della UIL Trento che ha diffidato un liceo dal fare didattica online)
Il punto è che non c’è modo di fare un discorso condizionato (ora non c’è, un decreto “vale” quando è pubblicato, ecc.) anche perché il governo e le “fonti” non potevano dire cosa poneva delle condizioni e perché e i giornali non sono abituati a chiederselo.
(No, pensavo a un “”sindacalista”” più grosso. Forse stanno ricevendo una dose eccessiva di messaggi sul telelavoro, cui devono essere fieramente contro, e le loro difese immunitarie sono impazzite. Oppure, come dicevo, hanno fiutato l’arrivo del carro di Brughel e, forti dell’esperienza, sono passati dalla parte del Virus)
(da noi i sindacalisti sono a favore del lavoro agile, è l’azienda che non lo vuole far fare)
In ogni caso è ridicolo affermare che “fonti… hanno confermato l’ufficialità”. L’ufficialità può essere confermata solo da un atto scritto dal consiglio dei ministri, non da fonti anonime. Al massimo le “fonti” possono riportare l’orientamento del CdM, non certo confermare alcunché