Come si può raccontare cosa sappiamo attualmente della fisica in modo diverso dal solito? In questo libro (Jorge Cham e Daniel Whiteson, Non ne abbiamo la più pallida idea : Guida all’universo sconosciuto [We Have No Idea], Longanesi 2019 [2017], pag. 415, € 22, ISBN 9788830451162, trad. Pietro Gianinetti) gli autori, il primo dei quali noto al pubblico nerd come “quello di Ph.D. Comics”, scelgono un approccio “alla rovescia”: partono da quello che non sappiamo, che è davvero tanto, e osservano quello che sappiamo o almeno pensiamo di sapere da quel punto di vista. Come dicono (a pagina 403, a dire il vero…) più che risposte il libro dà domande. Bisogna dire che è spiazzante partire leggendo che noi siamo in grado di percepire in un modo o nell’altro più o meno il 5% dell’universo; ma forse è ancora più spiazzante, o almeno a me dopo un po’ ha dato parecchia noia, la ricerca della battuta ad ogni costo. Un universo di papaie può far sorridere come battuta estemporanea ma non come tormentone di un intero capitolo, e immagino che il povero Pietro Gianinetti debba avere fatto i salti mortali per rendere molti giochi di parole in italiano. (Ah, c’è una tabella a pagina 69 dove il grafico ha confuso punti e virgole decimali e ha reso il testo incomprensibile per chi non ha già una qualche idea.) A parte questo, direi che il libro dà una visione d’insieme piuttosto chiara di quello che sappiamo (e quello che non sappiamo…) sulla fisica, e può anche essere utilmente usato da chiunque ami papaie, furetti e babbuini.