L’immagine di Google Maps qui sopra è dell’incrocio tra Viale della Liberazione/Viale Luigi Sturzo e Via Melchiorre Gioia a Milano, che frequento tutti i santi giorni per andare a lavorare. Come vedete ci sono delle piste ciclabili e degli attraversamenti pedonali. Fino a un annetto fa la pista ciclabile bidirezionale correva sul lato destro di Melchiorre Gioia (dove c’è il punto 1) e poi faceva una chicane sulla destra (al punto 3) e ce n’era una monodirezionale in basso in Liberazione. Poi hanno creato la Biblioteca degli alberi: risultato, c’è anche una pista ciclabile monodirezionale sull’altro lato di Gioia (il punto 2 e quello che non ho indicato), hanno fatto l’altra pista monodirezionale in Liberazione (sempre al 3)… e hanno eliminato il pezzo di pista ciclabile in Gioia verso nord. Ma non è di quello che voglio parlare.
Avete notato le strisce di attraversamento pedonale e ciclistico? Nel punto 1 si invertono, in modo che pedoni e ciclisti possano incasinarsi ancora di più del solito. Nel punto 2, in compenso, non c’è un attraversamento ciclistico, e quello pedonale è il proseguimento della pista ciclabile, non del marciapiede. Nel lato che non ho indicato non esiste un attraversamento ciclistico; nel punto 3 non si capisce assolutamente nulla, perché evidentemente c’è stato uno scaricabarile infinito.
Le prossime elezioni comunali sono tra due anni: chissà se nel 2021 si rifarà il pezzettino eliminato di ciclabile su piazza Einaudi e aumenteranno le mie possibilità di sopravvivenza quando ritorno a casa. Ma posso sperare che nel frattempo qualcuno all’urbanistica meneghina riesca almeno a far verniciare correttamente le strisce?
Ultimo aggiornamento: 2019-06-24 08:55