È appena apparso un rapporto di OpenSignal che afferma che ormai in molte nazioni la velocità di download con una rete mobile è maggiore di quella con wifi. Per l’Italia non è ancora così, anche se i valori sono vicini: se ci limita però al 4G il sorpasso c’è stato anche da noi.
Come mai? Una possibilità è che le frequenze radiomobili sono licenziate, quindi gli operatori hanno pagato per averle ma poi le possono gestire per conto loro, mentre quelle wifi sono in bande libere, e quindi ci sono molte interferenze soprattutto nelle grandi città (a casa mia è sempre una lotta avere un segnale decente). Quello che però il rapporto non segnala sono due cose: la prima è che un piano dati fisso tipicamente ha una banda a disposizione illimitata a differenza di quelli mobili, e soprattutto che mentre per un telefonino può a volte essere meglio scaricare con la connessione mobile, per un PC la scelta migliore continua a essere un bel cavo ethernet attaccato al router, come io faccio sempre.
Insomma, prendete sempre i grafici con beneficio di inventario!
il principale problema è l’infrastruttura: la gran parte delle reti domestiche è installata e configurata da dilettanti. fino ai 100Mbit, il router da 50€ chiuso nello sgabuzzino, i cavi arrotolati sul pavimento e lo “switch” 10/100 da 9.99€ preso al supermercato ci arrivano. quando si parla di gigabit (e oltre) il discorso cambia. un sacco di gente compra la connessione “fibra 1 giga” e finisce che non riesce a raggiungere quella velocità nemmeno nella tratta tra soggiorno e cucina.
Umm, il rapportino sembra ben poco “neutro” sul piano metodologico e sulle tesi sostenute (che nessuno si aspetta siano “neutre”, ovviamente).
Però tra gli errori principali, così al volo, citerei:
– pappone di 5 GHz e 2.4 GHz, esattamente come per LTE e il 5G si perdono sulle bande con le relative caratteristiche di portata e banda;
– assenza di valutazione sulla latenza e sulla “costanza” delle prestazioni. Gli auguro di attaccarsi al 4G e poi di provare a restare vivi a tutte le ore su qualsiasi gioco multiplayer!
– è dimostrato che l’utente, se ha un piano dati adeguato, non spippoletta per cambiare rete e prendere un Wifi a tutti i costi (es. metro, caffé, vicino con router malconfigurato, ecc.)… ma lo fa il terminale se ambo le reti sono abilitate! L’umano interviene quando ci sono problemi di connessione o di costo, altrimenti non ci fa caso. Mi pare che questa linea di ragionamento se la perdano, come se l’utilizzatore umano cambiasse in base alla banda disponibile e non per disperazione.
Direi che basta sapere chi beneficia del report, poi i dati e le tesi possono essere prese agevolmente dall’inventario.
sull’ultimo punto mi pareva di aver letto che anzi il rapportino cercava di spingere i venditori di telefonini a togliere l”anacronistico” diritto di precedenza sul wifi.
(per la latenza, io non gioco :-) però una volta, almeno con l’ADSL, dovevi chiedere che in centrale ti mettessero la linea con latenza minore e quindi rischio maggiore di perdita dati causa burst)
Anche peggio… l’idea (delle telco) è che il terminale sia connesso ad ambo le reti, in modo che anche se c’è il wifi un po’ di traffico vada sempre e comunque sulla rete mobile. Ovviamente la logica della scelta è quella di favorire l’utente e non l’operatore, a cui peraltro, può far comodo usare il wifi dell’utente quando la rete mobile proprio non ce la fa, ovviamente.
C’è anche il problema del video che incasina ancora di più lo scenario, ma forse l’hanno trascurato perché all’operatore mobile non piace e quello fisso è sempre li a combattere per piazzare i suoi filmetti di serie B degli anni passati a degli utenti che vorrebbero vedere tutt’altro.
(per la latenza la soluzione attuale resta la fibra o gli xDSL non troppo strizzati, ma sul mobile sono frequenti le stragi di poveretti finiti in qualche buffer da cui non usciranno vivi)
Posso dire che questo report mi fa ridere?
“In 33 countries smartphone users now experience faster average download speeds using a mobile network than using Wifi according to OpenSignal mobile analytics.”
L’affermazione è vera.
Implications: Mobile operators and smartphone makers must re-evaluate their Wifi strategies, especially around mobile offload, automatic network selection and indoor coverage,
La supposta conclusione è completamente falsa ed è quella che il finanziatore del report voleva finisse fuori, non quella razionalmente valida ;).
Giusto per dirne una cosina inaina: in USA, per il globo e gli allocchi il faro della civiltà, la banda disponibile all’utente medio è *molto* più bassa di quella disponibile all’italiano medio, ed anche chi in casa ha tutto “all’ultimo grido”, parti non marginali della popolazione viaggiano a bande minori di 10 Mbit al secondo.
E’ chiaro che a queste condizioni il 4/5G va meglio.
Sapiamo anche tutti benissimo che mercati TLC giovani (come la Turchia) hanno infrastrutture fisse volutamente arretrate perché è molto più remunerativo invstire nel mobile che nel fisso.
In paesi grandi come l’australia vale esattamente lo stesso discorso: il fisso è jattura (e rimane indietro) perché se la densità abitativa media va sotto un certo valore, non conviene metterci soldi.
Questo non è un report, è una presa per il culo.
Questo non è un report, è una presa per il culo.
Strano che Cor&Rep non l’abbiano ancora ripreso…
A parte il fatto che alla velocità massima del 4G, se continuativa, perfino con Iliad ci si brucerebbe un mese di offerta in due ore… a che serve (al momento) mettersi una linea gigabit in casa?
Cinque stream video in HD contemporanei (papà, mamma, due figli e cane ognuno a guardare la TV per fatti suoi) ci stanno in meno di 100 Mbit/s. Finchè non ci inventiamo qualche applicazione home che richiede file dell’ordine del terabyte (ologrammi? Augmented reality?) non vedo proprio l’utilità.
I Mb/s delle connessioni internet sono come i megapixel delle macchine fotografiche (e dei cellulari): oltre un certo livello servono solo a far vendere il prodotto.