Sempre sul Corsera di ieri ho scoperto che un tizio, con l’aiuto del Codacons, è riuscito a farsi togliere quindici multe dell’autovelox in viale Fulvio Testi: il tutto perché il comune di Milano non si è presentato dinanzi al giudice di pace. Mah.
Però non vorrei parlare di questo ma dell’articolo che lo racconta. Nel catenaccio troviamo scritto «tra viale Ca’ Granda e piazzale Istria, dove il limite di velocità passa da 70 a 50 chilometri orari», cosa che è assolutamente falsa: da quando vivo da quelle parti il limite per tutto il viale è sempre stato di 50 all’ora in tutto il comune di Milano, e del resto questo è il default. Certo, se si arriva da Cinisello (rectius, Sesto) il limite è di 70, ma il cartello dei cinquanta all’ora c’è prima di via Bignami… Posso immaginare che il titolista abbia scorso rapidamente il testo dove troviamo «L’amministrazione Comunale di Milano non ha fatto realizzare subito sull’asfalto le grandi scritte, apparse dopo, che riportano il limite di 50 all’ora — spiegano sulla pagina Fb —. Prima di questa novità molti erano convinti che il limite fosse di 70 chilometri orari» e non abbia capito un tubo. Ma allora a questo punto è possibile che l’annullamento delle multe non abbia nulla a che fare con quanto riportato nell’articolo e sia semplicemente dovuto a un’errato invio delle multe. Leggere i quotidiani è davvero utile, insomma, e fa imparare tante cose.