Questo libro (James Gleick, Viaggi nel tempo [Time Travel: A History], Codice 2018 [2016], pag. 257, € 22, ISBN 9788875787394, trad. Laura Servidei, link Amazon) non parla dei viaggi del tempo, nonostante quello che dice il titolo: Gleick parla infatti di come i viaggi nel tempo sono stati trattati nella letteratura, a partire da H. G. Wells. Fortunatamente il libro non è un semplice elenco di scrittori e di opere, ma l’autore – ben tradotto da Laura Servidei – evita quella trappola con il suo stile sempre ironico e il suo notare come gli scrittori di solito glissino sul come esso può avvenire. Non che manchino i riferimenti scientifici, come la banale constatazione che le equazioni della fisica, almeno a livello non subparticellare, non mostrano nessuna direzione specifica del tempo: ma sono appunto secondari. Molto più divertente, almeno per me, sono i punti in cui Gleick seziona i racconti, come La fine dell’eternità di Asimov, notando come siano intrisi di retorica anni ’50. In definitiva, una lettura piacevole.
Ultimo aggiornamento: 2018-09-23 21:31