Io capisco che Di Maio voglia a tutti i costi Paolo Savona nel governo, anche se non all’economia. Non può calare del tutto le braghe di fronte al diktat di Mattarella che non l’ha voluto nel governo. (A Salvini della cosa non gliene può fregare di meno, la sta usando come grimaldello per andare al voto e prendersi un po’ di voti M5S e FI). Quello che non capisco è cosa cambierebbe ad averlo chessò al MISE, per non parlare di ministeri dove ne saprebbe più o meno quanto ne saprei io. E soprattutto: cosa cambierebbe dal punto di vista di Bruxelles/Berlino se è al governo ma non all’Economia? Il segnale pratico è esattamente lo stesso, non sono certo i meeting faccia a faccia quelli che danno fastidio.
In tutto questo, onore al merito al soldato Cottarelli.
Ultimo aggiornamento: 2018-05-31 09:28
L’unica cosa che si capisce è che i M5S evitano il voto come la peste, ed a ragione visto che sarebbero sicuramente puniti. Qualunque cosa farebbero…calare jolly inclusi.
Ovviamente non è dato di sapere se il veto era ed è sul nome o meno e chi ha espresso i problemi che hanno portato a tentativi “curiosi” per godersi la parata di guerra in santa pace (senza considerare che i punti incostituzionali del governo proposto non sono oggetto di commento neanche su facebook).
Sappiamo però che il 28-29 ci sono i capi di stato e governo, ogni mese i ministri delle finanze vengono a mangiarsi du’ patatine e invece i ministri degli “affari importantissimi, miscellanea & varie” si riuniscono il… il… boh? Ma chi li ha mai avuto il piacere di metterli in agenda? Inoltre direi che ci sono i riscontri sul fatto che le questioni personali e caratteriali delle persone coinvolte sono rilevanti, quindi se uno viene solo per contraddire è meglio che resti nel suo ministero perché non sarebbe tollerato neanche un po’.