La parola di oggi su A.Word.A.Day – rectius, la locuzione – è pork barrel: spendere soldi governativi per fare un favore ai propri elettori. All’inizio il pork barrel era un barile dove tenere la carne di porco; solo col tempo è diventato un posto dove recuperare facilmente soldi.
La traduzione che ho trovato in giro è “marchetta elettorale”. Sarà che ormai la legge Merlin ha troppi anni e che il termine marchettaro si è spostato di significato, ma non la sento così forte. Avete dei suggerimenti?
Beh, sì, marchetta elettorale teoricamente è giusto, ma ormai è una cosa leggera…
Se leggo marchetta elettorale penso a un contentino o poco più, pork barrel mi fa pensare più a una pioggia di soldi… ecco, forse “finanziamento a pioggia” (però non è una cosa necessariamente legata alle elezioni…).
Ragazzini offre “manovra elettoralistica” per il sostantivo ed “elettoralismo” per la forma verbizzata “pork barreling”. Mi permetto però di far notare che la debolezza che percepite in “marchetta elettorale” si deve solo al fatto che non siete di madrelingua inglese e che quindi l’espressione straniera vi sembra più pregnante; ma ad orecchi anglofoni è una banalità.
Io più che altro vengo deviato dal fatto che vivo in Germania: le marchette elettorali ci sono anche qui, ma non c’è un termine specifico per definirle.
Personalmente trovo il termine “marchetta” pur sempre un po’ volgare, anche se, come indicatore della gravità dell’atto, in questo caso riduttivo rispetto a “regalia elettorale”, per me più potente nel significato. (Wahlkreisgeschenk dei tedeschi mi piace perché mette in risalto il legame diretto col collegio elettorale).
Come ha scritto Isa, dagli esempi in contesto che ho trovato in inglese, in effetti “pork barrel” non pare essere un termine pesante o forte.
Wahlkreigeschenk qui in Germania suona molto burocratico e di fatto è usato solo dalla stampa “istituzionale” (tipo FAZ e SZ).
Se chiedi al tedesco medio non sa cosa significhi.
Lo si ritrova in molte dichiarazioni dei Verdi
@Silvia
Sempre meno. E quelle non sono mai state Le dichiarazioni più prese sul serio dei Verdi.
Il punto è un po’ diverso: come capita spesso, gli anglofoni usano termini terra terra mentre noi no.
“Reddito di cittadinanza” ;)
Scherzi a parte: si intende cose grosse tipo “sanatoria dei precari” o più tipo “sistemazione delle buche sull’asfalto”?
Direi la prima
Se parliamo di elezioni politiche direi la prima, se di elezioni amministrative la seconda.
Se per le lezioni amministrative rimettessero a posto le buche delle strade, vorrei tanto elezioni più frequenti.
Capisco gli obblighi anti-populisti e anti-anti-europei ma anziché “spendere soldi governativi per fare un favore ai propri elettori” un sano governo del Partito dovrebbe:
1) non fare favori a nessuno;
2) prendere ai poveri (elettori o meno che siano) e dare ai ricchi (molto probabilmente elettori) o viceversa o quello che è;
3) distruggere i soldi governativi perché i soldi sono malvagi;
4) siccome i soldi corrompono i soldi governativi vanno assegnati, senza che la mano destra lo sappia, a enti non territoriali, tipo comitati ed enti internazionali, rinnomati studi professionali con sede all’estero, società non gestite dal governo stesso (anzi, che non si sa neppure chi le gestisce), ecc.;
5) rendersi conto che nessun governo produce ricchezza ma che tutti si limitano a redistribuirla ai propri elettori. Il nodo è solo il criterio di distribuzione e si distingue in metodi basati sui sacri valori dell’amicizia, della famiglia, della patria oppure metodi basati su disgustosi disvalori di tipo economicista e classista;
6) altro?