Sotto elezioni proliferano i test che vogliono dirti qual è il partito più vicino al tuo pensiero (e mi sa aiutare alcuni partiti a modificare in corsa le loro opinioni… ma non è detto, visto che i campioni di chi fa questi test non è rappresentativo). Questo Navigatore elettorale, a parte che ti chiede insistentemente una certa quantità di dati personali (che io non ho dato, si riesce lo stesso a fare il test) mi ha fatto posizionare dalle parti del “voto utile”: il cartello Insieme che se va bene raggiungerà l’1% e quindi porterà voti al PD. Sull’asse Y mi sa che sono stato posizionato troppo in alto, oppure tutti gli altri si sono spostati in basso a mia insaputa; per l’asse X direi che ci sono. Che quelle indicate siano le effettive posizioni dei partiti, boh.
per quel che vale, è piuttosto anomalo il fatto che il posizionamento dei partiti, sul piano cartesiano, vede una grande dispersione, verso gli estremi, e un grande vuoto al centro. Dove ,a rigor di logica e di “gaussiana”, dovrebbe esserci il massimo affollamento. Ancor più bizzarro il fatto che il partito più vicino al punto medio, sono i 5stelle, cioè il partito che ha fatto della rivolta “contro tutti” la propria bandiera. Personalmente, mi sono trovato vicinissimo al punto zero. Ma mi sento lontanissimo dai pentastellati
Su Facebook c’è chi ha fatto la battuta “M5S ha tutto e il contrario di tutto, è giusto che la somma algebrica sia zero”.
Il posizionamento verso gli estremi (ma Forza Italia è anch’essa “al centro”: questo mi pare più improbabile, un po’ come Lorenzin più a sinistra del PD” può anche essere dovuto al fatto che con un alto numero di astenuti inizia a convenire avere una posizione forte per raccogliere i voti di chi ha ancora voglia di votare. Se guardi, persino negli USA comincia ad aumentare la polarizzazione.
È chiaramente uno strumento inutile dato che posiziona il PD scorrettamente.