Io nun ce l’ho cò te

Il titolo di questo post riprende la celebre battuta di Ettore Petrolini, che quando un giorno venne fischiato dal loggione si avvicinò allo spettatore e gli disse «Io nun ce l’ho cò te ma cò quelli che te stanno vicino e nun t’hanno buttato de sotto.»
Non ha molto senso prendersela con una sindaca al secondo mandato, a meno che non si dimostri che ha cominciato a fare queste esternazioni solo dopo la rielezione. Cominciamo a pensare a tutti i suoi concittadini che l’hanno votata e con ogni probabilità ritengono certe frasi naturali.

Ultimo aggiornamento: 2018-01-29 11:39

4 pensieri su “Io nun ce l’ho cò te

  1. mestesso

    Un sindaco (per il suo ruolo istituzionale) non può fare affermazioni del genere, che sia il primo o l’N-esimo mandato non vedo che differenza possa o debba fare.

    Anche se fosse solo lei e non il suo elettorato a pensarla così non farebbe alcuna differenza, Petrolini docet.

    1. .mau. Autore articolo

      la differenza è che al primo mandato posso concedere l’attenuante del dubbio, nel senso che chi l’ha votata non poteva sapere con chi aveva a che fare. Al secondo, no.

      (poi io sono della scuola che meno si fanno nomi pubblicamente, meglio è. Per questo stavolta non ho messo link come al solito, tanto chi vuole li trova: non sarò però io a farle pubblicità)

      1. Mestesso

        Stiamo parlando di soggetti diversi e questa ambiguità è anche nel post.

        Chi vota avrà forse l’attenuante al primo giro ma alle elezioni locali la distanza fra eletto ed elettore è bassa.

        Rimane il fatto che “Non ha molto senso prendersela con una sindaca” rimane una frase con un inizio molto poco felice visto che il soggetto sottinteso è il sindaco e non i suoi elettori.

        1. .mau. Autore articolo

          Non è “Non ha molto senso prendersela con una sindaca” ma “Non ha molto senso prendersela con una sindaca al secondo mandato”.

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