Io dico solo una cosa. Se Attilio Fontana riprende la storia delle razze dicendo che sono persino specificate nella Costituzione, è inutile mettersi a strillare che la Costituzione lo scrive perché si arrivava da vent’anni di difesa della razza, oppure prodursi in fini esercizi di logica osservando che se non ci devono essere differenze di razza non si può fare nulla per impedire l’annacquamento della nostra “pura razza”.
Se Fontana fa queste dichiarazioni a freddo, significa che i think tank della destra hanno fatto i loro conti e hanno visto che portano più voti di quanti ne tolgano. (come reverse benchmark, basta vedere che Gasparri aveva preso le distanze). Il problema per me è questo, non Fontana; prendersela con lui non porta a nulla.
Ultimo aggiornamento: 2018-01-17 10:37
Bisogna dirlo, a questi fascistoni, che in Italia la “pura razza” non esiste anche qualora si volesse ammettere l’esistenza di “razze” umane. A parte il fatto che per quanto riguarda noi si parla di gruppi etnici e non di razze, l’Italia, estesa com’è proprio in mezzo al Mediterraneo, nella sua storia ha raccolto più etnie diverse di quante ne esistano nell’intero resto del mondo, quindi “pura razza” de che?
” Il problema per me è questo, non Fontana; prendersela con lui non porta a nulla.”
Il problema è anche questo: mica basta che un “think tank” produca qualcosa, ci vogliono anche chi amplifica il loro segnale. Dici poco? Io sono più portato a dire che chi amplifica ha una responsabilità più grande, specie nell’epoca dei tweet e feed vari.
Fontana non amplifica (altrimenti non avrebbe passato le prime ore a cercare di dire di essere stato frainteso). Semplicemente segue l’onda.
Amplifica comunque con scuse finte o meno, poi mi riesce artificiale la distinzione fra “seguire l’onda” ed “amplificare” nel contesto dato.
per come la vedo io, “amplificare” = “gente che non voterebbe per X cambia idea sentendo quello che dice”; “seguire l’onda” = “X dice quello che ai suoi elettori piace sentire”.
Io dico solo una cosa. O è un cretino o fa il gioco delle tre carte. Ipotesi 1: è un leghista che dice che gli italiani in fondo al di là delle differenze tra nord e sud sempre evidenziate o anche inventate o sfruttate dalla Lega sono una cosa sola (cretinamente chiama questo una “razza”) e così favorisce la scomparsa del suo partito nel gabinetto della storia. Ipotesi 2. è d’accordo con i fascisti a fare il gioco delle tre carte, uno che fa il fascista ma in realtà è leghista e degli altri fascisti che raccolgono i rimasugli dei leghisti… magari con l’aiuto di forza italina e cinque stelle.. In tutti e due i casi non è un bello spettacolo.