Stamattina sono andato all’Avis a donare il sangue. A parte che mi hanno di nuovo abbassato l’indice di donazione a 2 volte l’anno per colpa della mia polineurite avuta a 6 anni (!) e che ho dovuto prendere un caffè prima della donazione perché avevo la pressione bassa (110/70: ci credo, mandarmi a digiuno è una cattiveria!) la cosa più interessante è stata vedere due sorelle presentarsi per la loro prima donazione: entrambe in hijab.
Ultimo aggiornamento: 2017-12-04 13:52
Quale aspetto della faccenda, in particolare, ti è sembrato interessante?
che fossero lì da sole.
@ .mau.
Dimmi se ho capito.
Il processo mentale è stato il seguente?
persone in hijab -> presumibilmente musulmane o comunque appartenenti a un contesto socio-religioso che prevede che la donna sia accompagnata dal padre o dal marito -> queste non lo sono -> interessante
O un altro?
no, è stato “toh che bello che due donne così ad occhio musulmane abbiano deciso di venire a donare sangue, e ci siano arrivate da sole”.
Io mi sarei stupito se fossero state Testimoni di Geova :-D
Io ho sempre avuto 110/70 e donavo regolarmente fino a quando non mi hanno sospeso per via dei farmaci che prendo. Non sono però mai riuscito a capire (e neppure loro) se il rischio della mia donazione fosse per me o per il ricevente.
per te :-)
(ma anche il passaggio a indice di donazione 2 è fatto “per me”, perché con la mia scarsa vista potrei avere problemi di distacco della retina a causa del calo di pressione dopo la donazione. Peccato che la mia miopia non sia causata da degenerazione)
E’ un po’ che mi rimproverano se vado a digiuno.
Almeno “un paio di biscotti” e un “thé o caffè poco zuccherati” sono raccomandati.
Boh? Sarà che oramai troppa gente ha il sangue amaro.
Stavolta mi hanno detto che pane e prosciutto non gli sballano gli esami.
Ma il problema non sono gli esami bensì il grasso
Piccolo offtopic: in UK I donatori sono invitati a NON presentarsi digiuni.
Anzi, viene sempre chiesto “ha mangiato e bevuto* abbondantemente oggi?”.
Come conseguenza, si può donare durante tutto l’arco della giornata.
La prima volta che andai a donare e chiesi “ma non dovrei essere digiuno?” mi guardarono come fossi matto.
Non ho mai capito se sia l’AVIS a essere troppo cauta o l’NHS troppo rilassata.
*Ovviamente specificano non alcool, ché altrimenti basta poco a un Britannico per prenderla come scusa per passare dal pub prima di donare.
@Labadal: io tipicamente vado a donare il giovedì pomeriggio, e in quel caso naturalmente non vai a digiuno. Ti dicono semplicemente di non prendere latte e derivati a pranzo (e mi pare nemmeno carne rossa). Bere caffè nero oppure tè è richiesto espressamente, e si possono anche mangiare dei biscotti (a casa avevo solo quelli con le gocce di cioccolato, quindi mi ero limitato a quanche cracker per non essere proprio a terra).
Ero convinto che inizialmente ci fosse proprio la regola del digiuno, poi alleggerita in niente latte.
Forse ricordo male.
Ad ogni modo, qui non si fanno problemi nemmeno per i latticini.
Forse c’è più carenza di qui? I grassi poi vanno rimossi con dispositivi ad hoc (avete mai visto quanto fa schifo la componente grassa del sangue estratta con centrifuga? :-( ), che usiamo ovviamente anche noi. Immagino che sia solo per estrema praticità che chiediamo di non ingolfare di lardo il nostro sangue mattutino, perché se poi le analisi evidenziassero una componente grassa considerevole dubito che quel sangue verrebbe buttato…
Nessun ematologo tra i ventuno lettori?
Digiuni non è mai stato richiesto manco in Italia. Tabù latte, burro sempre e cmq. Poco zucchero sempre ammesso
Siccome sono abituato a fare una colazione molto abbondante andavo a digiuno (e non sapevo che il problema fossero espressamente i latticini). Però la domanda “da quante ore è a digiuno” non era mai stata commentata fino a tempi recenti in cui controllano proprio che uno abbia mangiato qualcosa. Inoltre non credevo che fosse una domanda trappola nella sequenza vincente del questionario “droghe NO – sesso NO – rock’n’roll NO – gode di buona salute SI”?
Comunque a me basta che tutta l’evoluzione medico-scientifica non porti a sopprimere il croissant DOPO la donazione. Altrimenti è finita.
Devo dire che la donazione in Italia mi manca, tra le altre cose, per la qualita’ del ristoro post-donazione. :)
Nella sede in Largo Volontari del Sangue a Milano era un tripudio di croassant caldi, panini al prosciutto e succhi di frutta.
anche lì hanno tagliato :-( (succo di frutta e fetta di torta però li ho avuti)