Sabato eravamo a Trieste a un matrimonio. Ieri mattina, sotto la pioggia, abbiamo preso la macchina per rientrare a Milano: arrivati a Miramare siamo stati bloccati perché la Strada Costiera era chiusa tutto il giorno per lavori. Risultato: siamo dovuti ritornare a Trieste e raggiungere Opicina, da dove abbiamo preso il raccordo autostradale.
Ora, in parte è indubbiamente colpa mia che venerdì avevo visto i cartelli autostradali che indicavano la chiusura e non mi sono preoccupato di chiedere informazioni all’albergo. Però non è possibile che (a) non ci fosse nessun avviso sulla strada, e soprattutto (b) che non fossero stati predisposti cartelli con il percorso alternativo. Guardando la mappa sul navigatore mi sono trovato a passare in una serie di strade larghe automobile + epsilon a doppio senso, il tutto perché non c’era nemmeno un cartello “normale” per indicare la direzione di Opicina. Non mi sembra una grande idea.
Fermo restando che in effetti ci vorrebbe un’opportuna segnaletica stradale… come app di navigazione io uso Waze, che essendo basata sul concetto di crowdsourcing è in grado di fornire aggiornamenti sul traffico o altri avvenimenti in tempo reale, e quindi è piuttosto efficiente nel trovare percorsi alternativi che mi facciano evitare ingorghi e strade chiuse.
gli è che io ho il navigatore integrato nell’auto e quindi tirare fuori il telefonino e usare waze è uno sbattimento…
Vedo che le cose non migliorano ….
anni fa, prima di google maps , quando i cellulari c’erano, ma telefonavano solo, tornando da Lignano mi hanno fatto uscire dall’autostrada SENZA percorso alternativo.
Chiesto al casellante mi ha indicato genericamente da che parte andare, ma senza sapermi dire neanche che paese impostare sul navigatore… ( per fortuna tom c’era già ).
Alla fine ho scoperto che anche in Italia ci sono il ponti ( di barche) con pedaggio,
ed anche qualche bel posto che avrei apprezzato di più se non mi fossi “perso” in zone sconosciute anche al navigatore.
ah!I bei vecchi atlanti stradali cartacei o le mappe che quando le aprivi dovevi stare attento a non dare un pugno in un occhio al guidatore. Con quelle almeno riuscivi a capire le altimetrie e le tipologie di strada. Con i navigatori è più difficile.
(Per nostalgia nella mia auto ho lasciato un atlante Touring dell’Europa del 1989: troppo bello vedere ancora YU, DDR, etc..).