Mi sono fatto regalare questo libro (Alex Bellos, Can You Solve My Problems?, Guardian Faber 2016, pag. 352, Lst 14.99, ISBN 9781783351145) con un po’ di timore, perché trovo che Bellos spesso si perda in digressioni che con la matematica hanno davvero poco a che fare. Per fortuna mi sono dovuto ricredere. Scrivere di problemi matematici è ormai diventato quasi manstream, e non è facile uscirsene con qualcosa di nuovo; ma Bellos ha varie frecce al suo arco. Innanziutto la ricerca per quanto possibile della fonte originale dei problemi; in genere essi si tramandano di bocca in bocca, e sono stato molto contento di sapere chi fu il primo a tirare fuori le idee che avevo sfruttato biecamente. Inoltre il suo stile di scrittura si attaglia bene a questo tipo di lavoro, e l’ordine di presentazione dei problemi è studiato per ottenere un flusso piacevole. Come lui stesso scrive, era inutile metterli in ordine di complessità, perché è una cosa troppo soggettiva; tanto vale allora trovare un filo conduttore. Alcune soluzioni sono spiegate direttamente nel testo, per dare un’idea di come ci si muove; le altre ci sono, ma alla fine del libro come da prassi; non preoccupatevi. Se vi piacciono i quizzini matematici, compratevelo senza esitazione.