Francesco Sabatini è stato presidente della Crusca (il primo non toscano, almeno a detta di Wikipedia) ed è coautore di un vocabolario di italiano piuttosto noto (il Sabatini-Coletti). È anche più vicino ai novant’anni che agli ottanta. Eppure questa sua ultima fatica (Francesco Sabatini, Lezione di italiano : Grammatica, storia, buon uso, Mondadori 2016, pag. 223, € 18,50, ISBN 9788804661498) è freschissima, e dovrebbe essere un must… ehm, scusate, una lettura indispensabile per chiunque abbia a cuore la lingua italiana. La prima parte è composta da dieci Dialoghi, inframmezzati da cinque Provocazioni, che portano il lettore a scoprire la meraviglia del linguaggio e della scrittura: nella storia dell’umanità, nella crescita di un bambino e nella fisiologia umana. La seconda parte, con dieci Inviti, riformula da zero la grammatica – Sabatini parla di grammatica valenziale – spiegando che l’analisi logica che ci insegnano a scuola lascia più dubbi che certezze non appena le frasi si complicano; introduce i tre tipi di testi, rigidi, semirigidi ed elastici; termina con uno sguardo sulla condizione attuale dell’italiano, che trova essere meno peggio di quanto in genere si affermi. Qui si fa più fatica ad andare avanti, ma è fatica ben spesa, vi garantisco!
Sono stata a una presentazione del libro. Sabatini ha detto che Mondadori ci ha messo un bel po’ a convincerlo a fare un libro divulgativo e che la gestazione è stata lunga perché il formato è stato ripensato più volte. Ma ne è sicuramente valsa la pena: anch’io come te ho apprezzato molto questo libro.
La distribuirò a certi dirigenti di Bicocca.
«ed è coautore di un vocabolario di italiano piuttosto noto (il Sabatini-Coletti)»
Il DISC è l’unico vocabolario cartaceo che ho in casa. Non che abbia le competenze per sceglierlo tra gli altri… ma, avendo letto talvolta lo Zingarelli, lo preferisco a quest’ultimo.
Insomma questo testo è tutto meno che una sistematizzazione della grammatica italiana, e molto più discorsivo di quanto ci si possa aspettare da un linguista, giusto? Sarà che ho il bias di aver letto solo Serianni.
Colpisce la scelta di citare la Crusca in copertina!
sì, non per nulla il libro è una “lezione” e non una “grammatica”.
grazie per la dritta lo leggerò
a me sono piaciuti molto anche questi di De Mauro
https://g.co/kgs/UneZtM
https://g.co/kgs/s0t54v
e questo di Gabrielli
https://g.co/kgs/AUp2Fr