Raffaele Fiengo è stato per decenni giornalista al Corriere della Sera, e di cose ne ha viste passare sin troppe. Raccoglie ora in questo libro (Raffaele Fiengo, Il cuore del potere, Chiarelettere 2016, pag. XIX-393, € 19, ISBN 9788861908734) alcuni degli avvenimenti peggiori capitati in via Solferino, dall’arrivo della P2 alle due defenestrazioni di De Bortoli, con una via di mezzo tra visione personale e fatti pubblici. La prima parte, con appunto questo racconto, mi è parsa piuttosto ingarbugliata, con Fiengo che ripete pari pari le cose a distanza di un paio di pagine e una prosa che ogni tanto diventa così involuta da farmi leggere l’opposto di quello che evidentemente voleva significare. La mia sensazione è che abbia scelto di pubblicare in fretta e furia, senza riguardare le bozze buttate giù di getto. Molto meglio la seconda parte, dove allarga lo sguardo al di fuori del Corriere cercando di far capire come i condizionamenti alla stampa possano arrivare da più parti e svelando alcuni segreti sulla composizione di un quotidiano; anche i documenti in appendice sono utili. Alla fine si apprezzano le informazioni trovate, ma si resta con l’amaro in bocca per il loro confezionamento non certo ottimale. (Ah: potete tranquillamente saltare l’introduzione di Alexander Stille)