Penso abbiate letto ieri su tutti i giornali, se non sui social, che Domenico Scilipoti ha avuto una prestigiosa carica alla NATO, dove si occuperà tra l’altro della crisi con l’Ucraina. Se non l’avete letto, eccovi una rapida lista creata al volo: Corriere, Fatto Quotidiano, Espresso.
Peccato che la carica di Scilipoti non sia alla Nato, ma alla NATO Parliamentary Assembly, che come potete leggere da soli «was created independently from NATO and is institutionally separate from the NATO structure. Nevertheless, the Assembly serves as an essential link between NATO and the parliaments of the NATO nations.» In pratica è un club di parlamentari dei paesi NATO che non ha nulla a che fare con la gestione militare dell’Alleanza; Scilipoti ne fa parte da un po’, e in questi giorni non è successo nulla di particolare: questo documento del 14 dicembre lo indica già.
Bene. I link li ho cercati adesso per fare il post, ma che fosse Nato-PA e non NATO l’ho scoperto… sul tanto vituperato Facebook. Inutile rimarcare che ognuno ha il Facebook che si crea: nel mio ci sono pochissimi gattyni, un po’ di cazzatelle perché ogni tanto uno si vuole anche divertire, e alcune pagine con gente tosta. Nulla di trascendentale, ogni tanto tutti scriviamo delle corbellerie, ma ce ne accorgiamo in fretta e correggiamo. A quanto pare invece le redazioni dei quotidiani non si sono affatto preoccupate di fare una sia pur minima verifica su quella che con tutta probabilità è stata una notizia di agenzia (sempre al volo ho visto ADNKronos e Askanews); e se hanno scoperto che era non corretta (dire “falsa” mi pare un’esagerazione, oggettivamente) non si sono dati la pena di correggerla. E l’emettitore di bollini “bufala” dovrebbe essere applicato ai siti web e non alla stampa?
Ultimo aggiornamento: 2017-01-04 17:13
sulla mia i gattini sono meritevoli, mo’ ti chiedo l’amcizia
(i miei post Facebook sono sempre pubblici, ma gli amici Facebook li conosco di persona oppure erano amici su Usenet. È una policy molto peculiare, quella che uso)