Oggi Francesco Rei scrive sulla Stampa che per fermare l’offensiva di Vivendi su Mediaset lo Stato sarebbe pronto a investire due miliardi e mezzo, via la Cassa Depositi e Prestiti, per acquistare un 30% di azioni Telecom e prendersi la maggioranza, in modo da stoppare Bollorè.
Supponiamo pure che la UE non bolli l’operazione come aiuto di stato (ci può stare il via libera, se viene considerata come investimento il che è sensato). Teniamo pure conto che al momento Matteo Renzi, noto odiatore di Telecom, non è più PresConsMin e che Gentiloni ha sempre avuto interesse per le comunicazioni. Ma come la si mette con Enel Open Fiber, che ha preciso mandato di fare concorrenza a Telecom per cablare l’Italia? Si dice loro “abbiamo scherzato?”
Diciamo insomma che anche se qualcuno ha effettivamente detto qualcosa del genere l’ha fatto come minaccia, minaccia a cui però non crede nessuno.
Ultimo aggiornamento: 2016-12-23 15:32
A parte i già elencati punti molto dubbi, c’è uno invece molto sicuro: i due miliardi e mezzo dove li trova? Eh sì perché mica ce li ha. O per essere più precisi li ha ma non ne può disporre (perché a garanzia di altre operazioni tipo MPS). No, ma di sicuro possono fare altri sgambetti a Bollorè in futuro, o meglio non farglieli se Generali rimane italiana (e i berlusca fottuti e mazziati). Machiavelli al confronto è un bambinetto…