Stamattina (3 dicembre, ricordo) mi sono svegliato grattandomi tre punture di zanzare. Quello che mi chiedo è se sono zanzare per il sì o per il no al referendum.
Le zanzare moleste si sono sbagliate di giorno ma sono per il no.
L’ultima frontiera delle truppe governative, rivolta ai settori che più patiscono la stupidità di certa propaganda, mi pare essere invitare l’astensionismo.
Se i sondaggi danno vincente il no puntare a meno elettori è la cosa più matematicamente e ideologicamente corretta, no?
Quindi domani occhio alle mosche tsetse.
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carolina
Io non condivido che uno debba essere stupido per votare Sì. Ci sono tante cose che possono spingere uno a votare in modo filogovernativo: l’essere d’accordo con le riforme, il non volere un governo di Grillo o Salvini, l’essere d’accordo con il Jobs Act, i ricordarsi certi anni di parodia del fascio oppure, positivamente, di quando sono arrivate le prime 80 euro, etc.. Certo, non è che il Sì entusiasmi, però in politica quando si è grandi (io ho 44 anni) non ci sono più le cose che entusiasmano, c’è solo il male minore (soggettivo).
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Le zanzare moleste si sono sbagliate di giorno ma sono per il no.
L’ultima frontiera delle truppe governative, rivolta ai settori che più patiscono la stupidità di certa propaganda, mi pare essere invitare l’astensionismo.
Se i sondaggi danno vincente il no puntare a meno elettori è la cosa più matematicamente e ideologicamente corretta, no?
Quindi domani occhio alle mosche tsetse.
Io non condivido che uno debba essere stupido per votare Sì. Ci sono tante cose che possono spingere uno a votare in modo filogovernativo: l’essere d’accordo con le riforme, il non volere un governo di Grillo o Salvini, l’essere d’accordo con il Jobs Act, i ricordarsi certi anni di parodia del fascio oppure, positivamente, di quando sono arrivate le prime 80 euro, etc.. Certo, non è che il Sì entusiasmi, però in politica quando si è grandi (io ho 44 anni) non ci sono più le cose che entusiasmano, c’è solo il male minore (soggettivo).