Vista la situazione del plesso scolastico dove vanno a scuola i gemelli, mi sono inguaiato con le mie stesse mani e mi sono candidato per il consiglio di istituto. L’idea di base era di avere un’unica lista con candidati delle quattro scuole del plesso (due elementari e due medie); ci siamo incontrati martedì mattina per le ultime decisioni e dalla metà di mille che eravamo ci siamo alla fine trovati in dieci (si eleggono otto persone e le liste sono fino a 16 candidati). Mancava la rappresentante di una delle due medie: contattata con Whatsapp, risponde che per motivi personali non intende candidarsi. Amen. Stamattina veniamo poi a scoprire che sembra che si sia fatta una lista per conto proprio: il mio secondo pensiero è stato “poteva tranquillamente dircelo, no?”.
Il primo pensiero è stato però scrivere agli altri “Com’è che mi avete preso in giro quando alla riunione ho chiesto se eravate davvero certi non ci sarebbero state altre liste?”. Gli è che più di trent’anni fa mi era capitata una cosa del genere. Consiglio di facoltà di Matematica: ci sarebbero tre posti per la componente studentesca. Una mia compagna mi dice “sembra che nessuno voglia presentare liste. Sto preparandone una di centro, avresti voglia di candidarti?” In realtà sarei rimasto eventualmente in carica un solo anno (ero già al quarto anno), ma il mio pensiero è stato “beh, meglio avere una persona in più per un anno che nulla”, al che mi sono candidato. Poi improvvisamente sono spuntate la Lista unitaria di sinistra e quella dei Cattolici Popolari (a.k.a. CL)… (Questi ultimi per la cronaca hanno portato le firme autenticate da un notaio e non facendo presentare i proponenti in segreteria, e hanno preso meno voti del numero dei proponenti, ma questa è un’altra storia).
Quella storia non ci aveva particolarmente turbato: tanto per dire, dopo l’assemblea di presentazione delle liste noi e i candidati della lista di sinistra ce ne siamo andati a farci una birra tutti insieme (i Cattolici Popolari no, se ne sono andati subito via dall’aula :-) ). Però ho imparato che per quanto inutile possa essere una carica politica c’è gente che farebbe di tutto pur di infilarcisi. Sono cose importanti da conoscere.
Ultimo aggiornamento: 2016-11-03 11:20
E tu non conosci la guerra che si fanno i ragazzi (incitati dai loro genitori) per essere eletti nel C.C.R. (Consiglio Comunale dei Ragazzi); l’ambizione massima naturalmente è essere eletto baby sindaco.
Un mio figlio l’ha fatto un anno, senza essere stato sollecitato da noi e da quel giorno ho vietato agli altri figli anche solo l’idea di candidarsi.
Sarà che ci sono finito dentro tanti anni fa e non ne sono ancora uscito, sarà che per me è un sacrificio e non una gloria partecipare… fatto sta che fatico a capire le liste che fanno volantini a colori, campagna elettorale ricca di promesse (pur senza avere la benché minima idea di quello che comporta essere nel consiglio).
Ora scusatemi che vado a distribuire le scarpe destre ai genitori-elettori.