Oggi tale Xavier Bellanca, che da quanto ho capito è un attivista torinese del M5S, ha scritto su Facebook un post dove si diceva felicissimo di far parte della squadra di governo della città sabauda. Vittorio Bertola, che invece so bene chi è, ha inserito un paio di commenti piuttosto pesanti che si possono riassumere in “sono contento per te, peccato che ci sia poi gente come me che in passato si è fatta il mazzo, a cui sono state fatte tante promesse e poi sono state lasciate con un palmo di naso”. Da lì è nata una discussione che stamattina ho seguito: adesso non lo può più fare nessuno, perché a quanto pare Bellanca ha scritto “Ho modificato la privacy proprio perché quello che doveva essere detto è stato detto e i film chi vuole se li guarda al cinema, non sul mio profilo.”
Le dotte analisi politiche su chi ha ragione e chi ha torto le lascio agli altri. Mi limito a far notare il fulgido esempio di trasparenza dato da Bellanca, accoppiato all’inutilità pratica della sua azione: non è certo difficile trovare in rete il testo del primo suo commento. (E se cercate un po’ anche quello del secondo).
(ps: come nota collaterale, è interessante notare come un tempo Facebook ti permettesse di chiudere i commenti su un post, ma ora non più. Sapevàtelo!)
Ultimo aggiornamento: 2016-07-23 22:24