Ieri La Stampa ha pubblicato un articolo sul programma della giunta pentastellata torinese, rimarcando come nel testo tra l’altro si proponga la «promozione della dieta vegetariana e vegana sul territorio comunale, come atto fondamentale per salvaguardare l’ambiente, la salute e gli animali attraverso interventi di sensibilizzazione sul territorio.»
Però oggi quell’articolo non si trova più, o meglio quando lo si apre compare una pagina vuota – cosa differente da un errore di “pagina non trovata”. Eppure l’articolo è uno dei link che si ottiene facendo una ricerca interna sul sito con la chiave “programma appendino” ed è citato anche all’interno di un altro articolo, quindi direi che non è un problema di nascondere le cose e fare finta di nulla. Chissà cos’è successo, ora provo a chiedere lumi :-)
(p.s.: il programma completo lo trovate qui, se vi interessa)
Ultimo aggiornamento: 2016-07-20 13:49
In ogni caso c’é la fonte originale.
http://www.comune.torino.it/nh/pdf/201603358_1.pdf
Poi il CMS che usano per il sito della Stampa, oltre a generare delle pagine HTML con javascript pesantissime, spessoi ha malfunzionamenti strani, specie sotto carico.
@Mike: sì, mi ero dimenticato di aggiungere il link al programma (la frase l’avevo copiata da lì, è all’inizio di pagina 26)
Il prossimo passo sarà un’ordinanza per fermare le scie chimiche, presumo.
Why?
La Appendino appartiene alla seconda ondata dei penstellati. La prima in effetti era “dilettanti e sciroccati allo sbaraglio”, scie chimiche incluse.
La seconda è decisamente molto mainstream (la Raggi lavorava da Previti, la Appendino era un pezzo grosso di confindustria piemonte). Non credo (spero) che si faccia le scie chimiche.
Visti gli esiti del Renzismo, le sortite dei suoi giovini ministri mediatici, le leggi di cui vanno più fieri, “dilettanti e scioccati” non si sposa perfettamente anche coi PDini/oti (fai tu)?
Sono due cose molto diverse fra loro ed anche se l’esito finale è sconfortante per entrambi lo è per motivi diversi. M5S al governo imploderebbe dopo un mese proprio per dilettantismo.
I torinesi hanno voluto la bicicletta? Mo’ pedalano. Hanno pensato di scegliere il meno peggio piazzando lì una tipica appartenente a un partito di vegardi animalardi complottardi; da qui ai prossimi cinque anni ne avranno di occasioni di tirare “bòia faos” a stecca…
Intanto ne parlano anche all’estero!
https://www.theguardian.com/world/2016/jul/21/turin-mayor-italys-first-vegetarian-city-five-star
La Repubblica.it, 21 luglio:
Torino, Appendino taglia il wi-fi: “Teniamo alla salute”