Stavo riguardando il post sul blog di Facebook su qual è il nostro grado di separazione con gli altri iscritti al sito. Per la cronaca il mio è 3,27, persino sotto la moda e non solo sotto la media che è 3,57, nonostante il mio numero di amici sulla piattaforma zuccherberghiana non sia così elevato. Evidentemente i miei amici hanno più amici di me :-)
Stavolta però mi sono accorto dell’ultima frase: «Calculating this number across billions of people and hundreds of billions of friendship connections is challenging; we use statistical techniques described below to precisely estimate distance based on de-identified, aggregate data.» Non mi lamento dello split infinitive (“to precisely estimate” anziché “to estimate precisely”): ci sono linguisti che affermano che la cosa si può fare, e la mia conoscenza della grammatica inglese non è certo perfetta. Non mi lamento che quel numerello sia una stima: tra l’altro spero di trovare il tempo di studiare l’algoritmo di Flajolet-Martin, che deve essere simpatico. Quello di cui mi lamento è il concetto di una stima precisa. Una stima può essere al più accurata, ma non precisa: sennò non è una stima. Non trovate?
Ultimo aggiornamento: 2016-04-15 14:31
Bisognerebbe vedere se l’inglese “estimate” significa veramente sempre e solo quello che significa l’italiano “stimare”. Magari ci sono sfumature che rendono l’espressione accettabile (per quanto anche a me faccia tanto storcere il naso).
Io avevo controllato “precisely” proprio per quella ragione, e il significato non lasciava adito a dubbi. Per quanto riguarda estimate, c’è scritto lì che usano tecniche statistiche, no?
Una stima precisa sarebbe una che ha un piccolo standard error. Poi può essere precisa e inaccurata.
occhei, I stand corrected.
Infatti in letteratura vedo molto spesso “more precise estimation”. E non da gente scamuffa…
un attimo. “More precise estimation” è un comparativo, e non mi avrebbe fatto alzare nessun sopracciglio. “Precise estimation” è assoluto.
È un assoluto, ma la precisione rimane un termine relativo, nel senso che ci sono vari gradi di precisione e quindi – soprattutto in un comunicato stampa – ci può stare, secondo me.
@Ivo: e quale sarebbe qui il grado di precisione?
(ok per me sarebbe il fatto che abbiano usato tre cifre significative, anzi due e mezzo perché la prima ha un range relativamente ridotto. Ma in un comunicato stampa che non sia inviato a gente abituata a lavorare con le statistiche questo non ha senso, basta vedere i numeri che si mandano in giro)
Tre cifre significative mi pare, appunto, preciso, soprattutto se tieni conto che i gradi di separazione sono per forza numero naturali, tra me e un contadino del Nebraska ci sono o 3 o 4 gradi di separazione, non 3,5.
Mi chiedo se riescono ad estrarre altri dati, oltre all’average degree di ogni utente.
credo che per quello bisognerebbe studiare gli algoritmi a cui si accenna nel resto del post.
(Comunque io, con 3,37, mi trovo tra moda e media)
Nel contesto di un paper di statistica “preciso” non è preciso ;). Cioè è una precisione sempre relativa, come dice Ivo. A differenza dell’uso che se ne fa in altre aree matematiche, preciso non è per nulla preciso come pensi tu (che è comunque preciso nel senso corrente del termine).
(mi sta venendo il mal di testa)
nel contesto di un paper di statistica ci sarebbero più dati, no?
Mah, ho controllato con un noto motore di ricerca perché la frase mi suonava e in effetti “to precisely estimate” è spesso usata quando si parla di stimare lo spessore degli strati di un circuito integrato sapendo che “la misura vera è inconoscibile” per definizione ma che c’è sempre un altro coso migliore per fare sta misura.
Viceversa “accurately estimate” mi suona solo nel project management, ovviamente riferendosi al mondo ideale prima che il progetto inizi, o nelle altre misure di tempo.
Mi sa che o si passa alla versione latina di “tagliar corto” o forse c’è un “signor Uso” emergente ma ci vorrebbe un madrelingua di globalenglish per stimarlo con precisione.