Mi è appena sovvenuto che il DDL Cirinnà è stato approvato (“con modifiche”) solo al Senato. Visto che la riforma del Parlamento non è ancora stata promulgata, questo significa che se anche solo una virgola venisse modificata alla Camera il DDL dovrebbe tornare al Senato e avere di nuovo lo stesso teatrino di questi giorni. Qualcuno sa dirmi se il PresConsMin Matteo Renzi pensa di porre nuovamente la fiducia sul testo come uscito da Palazzo Madama, per evitare un continuo rimpallo non certo piacevole?
Ultimo aggiornamento: 2016-02-26 15:41
sono della gente orrenda. dovrebbero fare la vita di gente normale che lavora, si innamora, magari si sposa anche etc.. e magari gli capita qualche congiunto da curare negli ospedali pubblici… o magari che si ammalassero loro stessi. così dopo darebbero un peso alla parola “fedeltà” e alla parola “responsabilità” invece di creare più che altro divisioni dei cittadini secondo il sesso (che non è proprio costituzionale tra l’altro). ma loro, anzi essi, i cyborg, non si rendono conto. non hanno colpa. li disegnano così o sono semplicemente troppo ignoranti.
@.mau.: «questo significa che se anche solo una virgola venisse modificata alla Camera il DDL dovrebbe tornare al Senato e avere di nuovo lo stesso teatrino di questi giorni»
Siamo però nel caso di un periodo ipotetico dell’irrealtà. Lo scoglio era il Senato, perché mai dovrebbero modificare qualcosa ora?
@ Carolina: «magari gli capita qualche congiunto da curare negli ospedali pubblici»
La Convenzione sui diritti dell’uomo e sulla biomedicina, ratificata in Italia con la legge 28 marzo 2001, n. 145, non pone alcun limite sui requisiti del rappresentante del paziente impossibilitato a dare il proprio consenso informato alle terapie da intraprendere. Il che significa che tale rappresentante può essere chiunque: la moglie, un amico, il proprio medico di fiducia, e naturalmente anche il compagno di vita (se omosessuali).
Quindi sì, quei 173 senatori sono gente orrenda, ma non per quella motivazione (ammesso tu intendessi quella), bensì perché hanno approvato una legge che consente a chi non ne ha alcun diritto di ottenere la pensione di reversibilità.
per me sono orrendi perché non hanno proposto il matrimonio come modello, principalmente.
Certo che hanno proposto il matrimonio come modello!
Dei tre principali diritti di coppia che compongono il matrimonio (adozione, pensione di reversibilità e quota di legittima) ne hanno proposti ben due. E purtroppo ne hanno tolto solo uno. La reversibilità è rimasta :( Resta il referendum abrogativo.
Per come la vedo io hanno in realtà “sputato” sul matrimonio, che ha una sua sacralità anche nella sua veste civile oltre, che ovviamente, in quella religiosa. Hanno rinunciato a proporre il “matrimonio per tutti” (NB il Papa ha detto che non si immischiava, quindi il loro anticlericalismo è puramente di moda e di facciata) che sarebbe stato in fondo un modo di onorare i cittadini che si prendono le responsabilità del matrimonio, e si sono messi a creare una specie di istituto di serie B che secondo me oltre che immorale è anche anticostituzionale. Ti assicuro che se avessero detto facciamo il matrimonio per tutti, si sarebbero sposati (con reversibilità o meno) solo quei 4 gay che sono coppie stabili da milioni di anni e praticamente sono ormai accettati da tutti, mentre l’esercito della gente che più o meno sparla dei matrimoni degli altri sarebbe rimasto un simpatico esercito variopinto di gente che fa il cavolo che vuole. Invece così nell’unione civile c’è un sistema di diritti e doveri sbilanciato, questi rischiano di attaccare anche il matrimonio vero e proprio, e ci saranno un sacco di politici di n religione o n ideologia (nel senso di religione di fuffology e ideologia sempre di fuffology cioè senza basi culturali) che – almeno in una certa visione pessimistica che forse, ammetto, potrei cercare di correggere – celebrerà unioni civili a destra e a manca chiamando la stampa etc. solo perché “piace ai ggiovani”. Io non lo trovo per niente corretto.
Manca solo l’adozione perché sia “matrimonio per tutti”, direi che non siamo così lontani, visto che la gattara ha già pronto un DDL per l’adozione.
Occhio che il Papa ha sempre detto che non si immischiava perché è compito dei vescovi dei singoli Paesi pronunciarsi sulle questioni nazionali. E non si può certo dire che il capo dei vescovi italiani, il Presidente CEI, Card. Angelo Bagnasco, sia stato zitto… Lascia stare che poi Papa Francesco si diverte a dire che è prima di tutto Vescovo di Roma (cosa verissima: si è papi in quanto vescovi di Roma e non viceversa, ma non mi sembra stia agendo più di altri papi recenti per Roma… il Card. Vallini ha ancora pieno mandato di far quel che caspita gli pare nella Diocesi del Papa).
Concordo sia sull’immoralità che sull’inconstituzionalità.
Probabile, ma non è una ragione sufficiente per lasciar passare questa legge.
Anche su questo è bene chiarirsi: quali sarebbero i diritti/doveri in meno rispetto al matrimonio, esclusa l’adozione? Nessuno!
E una volta portato a casa anche il DDL per le adozioni (quello già pronto nel PC della gattara), si potranno comprare bambini all’estero avendo piena legittimazione dalla normativa (lo fanno già ora senza nessuna legittimazione, ma è ben più grave legittimare un mercimonio per legge!).
@un cattolico: io sono molto andreottiano e faccio tanti peccati di pensiero.
Come sai la definisco la seconda massima più nota di Andreotti (anche se secondo me è più bella di quella sul potere), quindi avevo intuito che lo spirito fosse quello.
Ma hanno davvero ottenuto tutto!
A rettifica del precedente messaggio: c’è anche la legittima dentro, purtroppo. Pensavo di no dopo l’emendamento blindato, e invece c’è anche quella.
scusa, ma mi spieghi questo tuo accanimento contro legittima e reversibilità? Posso capire al più la seconda (anche se resto dell’idea che la soluzione al problema della reversbilità è globale, e le coppie omosessuali non c’entrano nulla), ma non vedo perché due persone non possano decidere di avere un legame anche monetario. E questo con la religione non ha nulla a che fare.
ma infatti per me non dovrebbe passare. Dovrebbe essere fermata, in Parlamento però (risparmiando i soldi del referendum, e anche risparmiandosi un po’ di “passione” – non sono così fanatica da voler negare ad altri maggiore eguaglianza, vorrei solo che non si perdesse la bussola e nient’altro). Non dovrebbe passare perché è un modo di compattare la classe politica praticamente “contro i cittadini”, con il dispregio della “cellula società” numero 1 per consentire anche un minimo di ribellione.
Per due motivi, uno di carattere prettamente giuridico e uno proprio religioso (altroché se ha a che fare con la religione).
– concesso 1 grimaldello, gli altri 2 sono inevitabili, a suon di sentenze;
– la Dottrina sociale della Chiesa è molto chiara su ogni norma che riguardi il riconoscimento giuridico di unioni omosessuali. Avevo già riportato il link, cmq è questo: http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20030731_homosexual-unions_it.html riconoscere giuridicamente qualcosa di immorale non può che essere immorale.
«Dovrebbe essere fermata, in Parlamento però (risparmiando i soldi del referendum»
Concordo. Sperare in un rinsavimento dei deputati è vano, ma continuo a sperare e a pregare. Dà molto fastidio anche a me pensare di buttare soldi pubblici per un referendum abrogativo, che con ogni probabilità non raggiungerà il quorum. Però «si deve» (e qui cito il compianto Eco, che rispose così al nipotino che gli chiedeva perché volesse fondare una nuova casa editrice :D ).
«Non dovrebbe passare perché è un modo di compattare la classe politica praticamente “contro i cittadini”, con il dispregio della “cellula società” numero 1 per consentire anche un minimo di ribellione.»
Questa non l’ho capita :(
mi sono espressa male. Volevo dire che il Pd stava “a rota” di consensi e così anche il Ncd (4%?) e così si sono inventati una stronzata che è quasi una partita tra classe politica e cittadini.. cercando di indebolire il matrimonio (a pensar male come fa Mau specialmente) si può pensare che lorsignori si riservino di rimanere sui loro scranni per molti anni ancora. invece tanta gente che, non dico tanto, ma almeno sul proprio coniuge può contare, sarebbe più forte.. anche nel mandarli a casa, se proprio si volesse.
ma se si parla solo di soldi (checché ne dica l’origine della parola “matrimonio”) non stai giuridicamente riconoscendo un’unione omosessuale. Detto in altro modo: se stralciassimo dal matrimonio civile la parte legata ai patrimoni, quello rimarrebbe comunque un matrimonio.
Perché la legge non riconosce gli affetti. Non è fatta per ciò. Proprio per questo è assurda la comparazione. La legge riconosce diritti e ruoli, che nel matrimonio sono inscindibilmente legati agli affetti.
Quindi è normale che un matrimonio senza legittima e reversibilità resta matrimonio, mentre non è normale che un’unione civile abbia legittima e reversibilità (concessioni dello Stato agli sposi per il bene comune della società stessa).
che poi il grave non è neanche che l’abbiano fatto. Un governo deve prendere anche decisioni impopolari, è il suo scopo. Ma il grave è che hanno menato il torrone con cose illogiche e offensive per settimane. Io intanto come tutti avevo il lavoro, il marito, vari parenti infermi, il mio equilibrio psicofisico da mantenere etc. e cercavo di continuare a essere una persona “di sinistra”… Uffa! Si sbattessero loro facendo la vita di un cittadino normale, rischiando di pagare duramente ogni errore, e dopo potrei anche ascoltare le loro teorie giuridicopoliticosessuali.
Dicono (per quanto ci si possa fidare della parola di un politico) che verrà posta la fiducia anche alla camera, sia per velocizzare che per evitare emendamenti che riportino tutto al senato.
«…la legge non riconosce gli affetti… La legge riconosce diritti e ruoli, che nel matrimonio sono inscindibilmente legati agli affetti.»
A catto’, avresti anche un po’ rotto: se riuscissi a dire una volta per tutte che secondo te i gay dovrebbero avere meno diritti degli etero, ci faresti miglior figura. E questa è solo la premessa. Il corpo del messaggio, per così dire:
1) ci mancherebbe pure che la legge pretendesse di dire chi ha affetto per chi, e chi invece no. Infatti la legge non ci prova nemmeno, e all’art. 143 CC dice semplicemente:
“Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri.”
(E anziché fare anni di teatro, un parlamento serio avrebbe semplicemente messo ai voti la proposta di cambiare le parole “il marito e la moglie” in “gli sposi” o “i coniugi”, e un governo serio avrebbe trovato i voti per farla passare.)
“Dal matrimonio deriva l’obbligo reciproco alla fedeltà, all’assistenza morale e materiale, alla collaborazione nell’interesse della famiglia e alla coabitazione.
Entrambi i coniugi sono tenuti, ciascuno in relazione alle proprie sostanze e alla propria capacità di lavoro professionale o casalingo, a contribuire ai bisogni della famiglia.”
Di affetto non si parla, appunto, perché il legislatore mica è scemo. Lo potrà presupporre, ma non lo può normare. Cosa vuole normare, il legislatore? Diritti e doveri (e non già “ruoli”), come sempre fa. Ora, si dà il caso che il nostro ordinamento attribuisca, laddove si tratta di diritti, un enorme peso ai rapporti di parentela, e in particolare alla parentela di sangue; questo perché la legge tende a tutelare gli stati di fatto, e la famiglia di sangue è uno stato di fatto che precede lo stato di diritto. Dato questo presupposto, la legge norma in maniera dettagliata – ma non necessariamente al passo con i tempi e i mutamenti del costume – il coniugio (e in subordine, l’adozione) per attribuire a relazioni che non sono di sangue la medesima dignità che è già attribuita alle relazioni di sangue. Nel caso del coniugio, anzi, la legge attribuisce al rapporto addirittura una primazia, tanto è vero che il coniuge sopravvivente precede nella successione, in mancanza di figli, tutti i parenti, di qualunque grado. Questo indipendentemente da qualunque considerazione sull’«affetto»; tanto è vero che il coniuge eredita anche in fase di separazione, se non è ancora stato omologato il divorzio, fosse anche divorato dall’odio per il de cuius e avesse stappato una bottiglia alla notizia del suo decesso. Insomma il diritto non viene meno neppure nel caso in cui sia palesemente venuto meno l’affetto. E poiché lo stesso Codice Civile, quando si preoccupa di elencare tutta una serie di limitazioni a coloro che possono contrarre matrimonio, NON dice “le persone dello stesso sesso”, che gli omosessuali non possano sposarsi civilmente come gli eterosessuali e come loro – oltre a godere di successioni legittime, reversibilità delle pensioni, diritti di visita eccetera, grazie #ddlcirinnà – legalmente adottare figli o averli mediante la fecondazione assistita (pure normata dalla legge, anche se in maniera schifosa), è e resta un’ingiustizia che grida vendetta. Agli uomini, ché Dio non esiste, naturalmente.
«A catto’, avresti anche un po’ rotto»
Potrei scrivere lo stesso, ma non mi permetterei mai.
«se riuscissi a dire una volta per tutte che secondo te i gay dovrebbero avere meno diritti degli etero, ci faresti miglior figura.»
Non chiamare diritti i desideri. I desideri sono legittimi, non è legittimo imporli per legge come diritti.
«“Con il matrimonio il marito e la moglie acquistano gli stessi diritti e assumono i medesimi doveri.”»
Diritti e doveri che sono ben chiari, e che naturalmente sono tutti funzionali al ruolo sociale del marito e della moglie: mettere al mondo, crescere ed educare i propri figli. Robetta insomma! (Naturalmente lo Stato non può neppure imporre di farli i figli, né discriminare coloro che senza colpe non possono averli…)
«(E anziché fare anni di teatro, un parlamento serio avrebbe semplicemente messo ai voti la proposta di cambiare le parole “il marito e la moglie” in “gli sposi” o “i coniugi”, e un governo serio avrebbe trovato i voti per farla passare.)»
Serio? Un parlamento ancor più ideologizzato dell’attuale semmai.
«Di affetto non si parla, appunto, perché il legislatore mica è scemo. Lo potrà presupporre, ma non lo può normare.»
No, semplicemente al legislatore non interessa punto l’affetto tra i coniugi, interessa il bene comune, ossia la crescita della società. Persino la fedeltà è funzionale a questo scopo (se odio qualcuno che mi disprezza al punto da andare contemporaneamente con altre persone difficilmente vorrò farci altri figli…).
«Cosa vuole normare, il legislatore? Diritti e doveri (e non già “ruoli”), come sempre fa.¨
I ruoli sociali coincidono (a meno di eccezioni) con diritti e doveri. La madre e il padre sono ruoli sociali ben definiti, per intenderci.
«Ora, si dà il caso che il nostro ordinamento attribuisca, laddove si tratta di diritti, un enorme peso ai rapporti di parentela, e in particolare alla parentela di sangue»
Sempre per difendere la parte più debole. Certo.
«questo perché la legge tende a tutelare gli stati di fatto, e la famiglia di sangue è uno stato di fatto che precede lo stato di diritto.»
Giusto! E la famiglia omosessuale secondo te precede lo stato di diritto? Come mai i Greci e i Romani, che pure non avean problemi a darsi ai piaceri omosessuali e che non stigmatizzavano affatto questi comportamenti, non hanno mai pensato di normare a riguardo? Te la sei posta questa domanda?
«Dato questo presupposto, la legge norma in maniera dettagliata – ma non necessariamente al passo con i tempi e i mutamenti del costume – il coniugio (e in subordine, l’adozione) per attribuire a relazioni che non sono di sangue la medesima dignità che è già attribuita alle relazioni di sangue.»
E – nel caso dell’adozione – lo fa per il maggior bene dei figli, non certo per quello della coppia. Per questo è aberrante affidarli o peggio farli adottare da coppie omosessuali: li si rende due volte orfani senza cause di forza maggiore.
«E poiché lo stesso Codice Civile, quando si preoccupa di elencare tutta una serie di limitazioni a coloro che possono contrarre matrimonio, NON dice “le persone dello stesso sesso”, che gli omosessuali non possano sposarsi civilmente come gli eterosessuali e come loro – oltre a godere di successioni legittime, reversibilità delle pensioni, diritti di visita eccetera, grazie #ddlcirinnà – legalmente adottare figli o averli mediante la fecondazione assistita (pure normata dalla legge, anche se in maniera schifosa), è e resta un’ingiustizia che grida vendetta.»
Ci vuole maggiore onestà intellettuale: quando sono stati scritti quegli articoli? Chi pensava anche solo alla possibilità di consentire il “matrimonio” alle coppie omosessuali allora?
Oh la storiella del “diritto di visita negato” ho già spiegato perché è solo una storiella… Leggi sopra!
«Agli uomini, ché Dio non esiste, naturalmente.»
Glielo racconterai personalmente a tempo debito. Ma non temere: Egli sarà misericordioso.
[Il punto 2) fatelo partire da dove vi pare.]