Sabato ho accompagnato i gemelli a uno spettacolo teatrale che si teneva presso una biblioteca di zona, qui a Milano. Visto che i genitori non erano ammessi allo spettacolo, avevo un’ora di buco: essendo in una biblioteca, sono andato a vedere cosa avevano di bello nelle sezioni Dewey 50x e 51x. Ho visto l’edizione rilegata di un libro, pubblicato tre anni da da un grande editore italiano, che mi ero sempre ripromesso di leggere prima o poi: l’ho preso dallo scaffale, mi sono seduto e ho iniziato a leggerlo.
Ora, se a pagina 42 leggo «il filosofo Daniel C. Dennett dell’Università Tufts» posso immaginare che il traduttore voglia italianizzare l’italianizzabile, e pensi all’Università Bocconi. È una scelta stilistica che non mi piace – io avrei scritto “della Tutfs University” – ma è appunto una scelta stilistica. Se a pagina 52 leggo «Stupisce anche che Karl Popper, l’illustre epistemologo,» inizio a pensare che forse il traduttore da ragazzo ha dovuto fare troppe traduzioni dal latino e non si è accorto che in italiano corrente si dice “stupisce anche che l’illustre epistemologo Karl Popper”, senza usare il costrutto inglese. Ma se a pagina 24 leggo che Piccard, sceso col suo batiscafo in fondo alla fossa delle Marianne, vide una specie sconosciuta di piccoli gamberi, che non sembravano affatto preoccupati della pressione di «oltre una tonnellata per centimetro quadrato provocata dal sommergibile»; e se nella pagina successiva leggo, a proposito di «quanti tipi di esseri viventi abitano la Terra», che le stime vanno tra i 5 e i 100 milioni di specie, «anche se è più plausibile optare tra i cinque e i dieci milioni di esseri viventi», posso solo pensare a una cosa. Parafrasando Petrolini, non ce l’ho con il traduttore, ma con chi l’ha lasciato tradurre (e non ha evidentemente revisionato il testo per accorgersi di siffatte cantonate).
Per la cronaca: mi sono preso l’edizione originale inglese del libro, che scrive rispettivamente sui gamberi «that did not seem to be bothered by the ambient pressure of some 17,000 pounds per square inch.» e sul numero di specie «Generally, estimates range from 5 million to about 100 million different species, although a figure of 5 to 10 million is considered probable.»; e nell’edizione in paperback della versione italiana del libro qualche anima pia ha corretto la prima frase dicendo che i gamberi «non sembravano affatto preoccupati della pressione idrostatica di oltre una tonnellata per centimetro quadrato».
Io il costrutto “Karl Popper, l’illustre epistemologo” lo uso abbastanza spesso, per quanto probabilmente ho da specificare qualcosa di più di “Illustre epistemologo”
Sì, l’apposizione può essere anteposta o postposta senza problemi in italiano. Se è postposta in genere è complessa e dunque incidentale:
http://www.treccani.it/enciclopedia/apposizione_%28Enciclopedia_dell'Italiano%29/
m.fisk ci corregga in caso :)
come scrive un cattolico, una frase come “Karl Popper, l’illustre epistemologo noto al grande pubblico per la sua teoria della falsificazione” va benissimo in italiano. Ma quando c’è solo l’appellativo, posporre l’apposizione risulta almeno a me inutilmente pesante.
“Parafrasando Petrolini, non ce l’ho con il traduttore, ma con chi l’ha lasciato tradurre (e non ha evidentemente revisionato il testo per accorgersi di siffatte cantonate).
Ho l’impressione che in realtà sia un problema di budget: basso budget uguale poco o nullo controllo e (ovviamente) un traduttore di qualità non eccelsa. alias quello che tu vedi è l’effetto di una decisione avvenuta a priori, non la causalità dovuta all’intervento dell’ultimo anello della catena.
BTW l’unico errore è l’ultimo, il resto è passabile e per quanto mi riguarda più che accettabile.
Attenzione. Ci fossero solo state le prime due cose, non mi sarebbe certo venuto in mente di mettermi a scrivere un pippone, su questo sono d’accordo. Però sarebbero state il segno di una sciatteria soprattutto in fase di revisione. E come ho detto, il libro è stato pubblicato da una grande casa editrice, di quelle che possono ancora permettersi il lusso di avere prima l’edizione rilegata e poi quella in brossura (e dove evidentemente la voce dello strafalcione sul sommergibile deve essere arrivata: la versione che si trova su Google libri è infatti corretta). Poi so fin troppo bene che le revisioni sono minimali…