In questi giorni è montata la polemica sugli sconti che Italo Treno fa per chi va a Roma al Family Day, inserendo l’apposito codice FAMILY30. Una rapida rassegna stampa: visto da destra, visto da Renzi, visto dai complottisti (che non per nulla citano l’onnipresente esposto dell’onnipresente Codacons). È stata persino creata una pagina Facebook.
A me non è che Italo faccia più o meno simpatia di Trenitalia. Vedendo gli status postati in questi ultimi giorni al limite potrei consigliare loro di cambiare azienda che si occupa del social manager. Ma finché non mi si dimostrerà che per un qualche evento che possa far muovere in treno almeno un centinaio di persone Italo Treno ha rifiutato la convenzione non vedo nulla di male. Evidentemente gli organizzatori del Family Day si sono ricordati di Lc 16, 8b: «I figli di questo mondo, infatti, verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce.»
Ultimo aggiornamento: 2016-01-26 12:04
L’equivoco è quello di pensare che la manifestazione del Family Day sia rispettabile. E’ lecita, ma è disgustosa e non per un personale punto di vista, ma per la semplice verità dei fatti, non si può giudicare diversamente una maggioranza che sfila per togliere dei diritti ad una minoranza.
@ Paolo: il vero equivoco è considerare un diritto scimmiottare il matrimonio o peggio ancora comprare figli da donne in difficoltà. I veri diritti lesi sono quelli dei bambini, da alcuni (etero ed omo) trattati come merce e mezzi di gratificazione personale.
È stata davvero una gran bella festa questo Family Day al Circo Massimo!
Tanti bambini, molti proprio accanto a me, con le loro famiglie e tante belle testimonianze anche sul palco, quali ad esempio quella in inglese di Jennifer Lahl che contrasta la terribile pratica dell’utero in affitto, o quella della dottoressa croata promotrice del referendum abrogativo (riuscito) dei “matrimoni” omosessuali in Croazia.