Nella mia sede c’è una porta tagliafuoco (dal vano ascensori alle scale) che è sempre spalancata. Non è poi una cosa così strana, come mi sono accorto ieri mattina quando scendendo le scale l’ho trovata chiusa: la serratura è bloccata e quindi la maniglia non si schiaccia (il maniglione antipanico sì, per fortuna). Sono così risalito le scale, ho chiamato l’ascensore per scendere e aprire la porta. Nell’ascensore c’era anche il tecnico della società di manutenzione, gli ho fatto notare la cosa e lui mi ha risposto “non sono io a gestire quelle porte, devi scrivere a XXX”.
Apro la mail e scrivo a XXX. Risposta: “Come da procedura aziendale le richieste di intervento devono essere veicolate tramite il sistema informatico Crm Facility”. Nessun link al sito, ma io sono un bimbo intelligente e non ci metto troppo a trovarlo. Entro, inserisco debitamente username e password di posta elettronica come indicato, e mi esce un popup: “UserID inesistente”. Eh, sì: il CRM aziendale è destinato a pochi eletti, gli unici che possono fare richieste.
Non so voi, ma a me pare che ci sia qualcosa di fondamentalmente sbagliato se per segnalare quello che in fin dei conti è un problema di sicurezza occorre prima scoprire chi può segnalarlo.
Aggiornamento: (15:30) La richiesta fatta ieri dalla mia collega è stata rifiutata perché di competenza del servizio antincendio e non del fabbro. Continua a sfuggirmi la logica per cui non sia possibile inoltrare una richiesta a un altro servizio.
Ultimo aggiornamento: 2015-11-19 15:41
È così anche qui, e finché la sede è di medie dimensioni come la mia non è un grosso problema: tutti conoscono i tre, quattro “eletti”.
Ma mi chiedo come facciano nell’immensa sede dov’è il nostro AD…
P.S.: Il ragazzetto (ho visto la foto in Intranet ed è certamente un ragazzetto) che ultimamente gestisce l’emissione delle procedure aziendali già approvate dal dirigente di turno, più di una volta a distanza di soli 2, 3 giorni dall’ultima emissione ha usato lo stesso numero per procedure diverse, o peggio ancora ha saltato dei numeri…
Una volta gli ho anche segnalato l’errore e con tanto di ringraziamento ha rettificato il tutto a distanza di pochi minuti. Ma siccome ho notato che continua a fare sempre lo stesso errore di distrazione ora mi sono rassegnato (anche perché risulterei più pedante di quanto non sia già di mio :) ).
Questa settimana (lunedì all’ora di pranzo) ho segnalato un problema di sicurezza saltando un livello di gerarchia: è crollata (non so quando, ma 2 settimane fa era al suo posto) la ventola di aspirazione* in uno dei bagni dei maschi; non uso sempre il bagno, e generalmente uso quello più vicino a dove lavoro di solito. Non ho una mail di riferimento per le segnalazioni (nessuno me l’ha detto, dev’essere scritta dentro un malloppone cartaceo, unico, a disposizione dei dipendenti, chiuso in una bacheca non a prova di fuoco: se scoppia un incendio, o si brucia o viene reso inservibile dall’impianto antincendio). Ho parlato col “capo stabilimento” (nel malloppone sarà anche scritto come va appellato) mentre usciva per andare a mangiare.
Domani controllerò se è successo qualcosa, poi magari chiederò quale procedura va usata in questi casi.
* la ventola funzionava, ma non faceva aspirazione come avrebbe dovuto, e lasciava aperto un buco… nessuno si ricorda Blob il fluido che uccide? Ecco, io sì.
Nelle grandi aziende c’è questa mania di regolamentare tutto in modo da essere ISOsalpiffero compliant. Sono talmente regolamentati che segnalare una piccola cosa diventa complicatissimo. Qui nella VdL sono mesi che c’è un rubinetto che perde. Finché non esplode rimarrà così.
OT (e pure pedante, ma perdonami, le questioni grammaticali m’intrigano)
Mi chiedevo perché dici (terzo periodo del primo paragrafo) “Sono così risalito le scale”. Forse perché i verbi di movimento usano l’ausiliare essere? Ma in questo caso il verbo risalire è transitivo!
Non sarebbe meglio “Ho risalito le scale” (oppure magari “Sono risalito per le scale”)?
Oppure sai qualcosa che io non so? ;)
notoriamente io sbaglio gli ausiliari (e qua non posso nemmeno trovare giustificazioni, visto che ho usato il verbo come transitivo e non ho scritto “risalito per le scale”)
“Continua a sfuggirmi la logica per cui non sia possibile inoltrare una richiesta a un altro servizio.”
Problema di soldi, uhm pardon, contratti. Chi manutiene lo stabile è sempre una ditta esterna a cui viene data in concessione la manutenzione dello stabile. Nei casi più complessi l’affittuario fa gestire ad una società-ombrello tutta la manutenzione e da questa viene subappaltata a N diverse ditte per tipologia di servizio (cui loro volta subappaltano a poveretti che fanno fisicamente il lavoro).
Dato che i contratti specificano molto chiaramente chi offre cosa a chi e come, e che quando si appaltano queste commesse ci sono sempre clausole di protezione per entrambe le parti (costo massimo per prestazione, numero massimo di prestazioni, che tipo di intervento…) si concentra nelle mani di pochi la possibilità di aprire una procedura di intervento, in modo da autolimitare le richieste e non oltrepassare i limiti contrattuali (e massimizzare i risparmi).
OT ma non troppo, nel 2016 probabilemte diventerò una commessa da risparmiare…
Una voce fuori dal coro: nella mia azienda qualsiasi tipo di condizione potenzialmente pericolosa (“near miss”) può venir segnalata a un indirizzo email che è stato ampiamente pubblicizzato e che è anche riportato nelle bacheche piazzate nelle aree di ristoro, sulle quali, entro 24 ore, viene riportata la segnalazione.
Dalle istruzioni divulgate, anche la mancanza di un chiaro riferimento nelle procedure è considerato un “near miss”.
I primi giorni era un florilegio di stupidaggini, ma il team EHS ha tenuto duro e l’iniziativa non è stata ritirata.