Il Sinodo che si sta tenendo in questi giorni dovrebbe essere un fatto interno alla Chiesa cattolica: in fin dei conti si discuto come i dogmi ecclesiastici vengono declinati. Eppure anche in questo caso la discussione si è subito spostata sui media italiani. Ha iniziato L’Espresso, con la penna di Sandro Magister che ha da almeno un anno e mezzo il dente avvelenato contro Bergoglio e soprattutto contro le modifiche alle norme di nullità del matrimonio ecclesiastico. (Io che sono maligno continuo a sostenere che Magister sia stato sposato e la sua ex moglie stia cercando di ottenere l’annullamento del matrimonio…) Magister ha così pubblicato la lettera di tredici cardinali contro Bergoglio, lettera di cui nella seconda puntata della webnovela si scrive “Sicuro il testo e sicuri i nomi dei firmatari, salvo approssimazioni marginali.”
Subito c’è stato il contrattacco sull’Huffington Post (anch’esso del Gruppo Editorale l’Espresso: se le cantano e se le suonano). Diciamo che tra le righe si direbbe che ciascun gruppo accusa l’altro di eresia, manco fossimo tornati alle dispute teologiche costantinopolitane.
Tutte queste diatribe non mi stupiscono più di tanto, se non per una cosa: che sono uscite dalle stanze del Vaticano e arrivate sulla stampa – immagino solo italiana. Vogliamo forse allargare le nostre competenze, ed essere anche teologi oltre che primi ministri e allenatori della nazionale?
Ultimo aggiornamento: 2015-10-14 11:25
Non c’è più religione, signora mia ;)
Mah, un eventuale ex-matrimonio di Magister sarebbe un gustoso aneddoto, ma dubito. In generale, Magister è da quando lo seguo (oltre dieci anni) un conservatore terrificante, che sarebbe probabilmente piú a suo agio sul Foglio che sull’Espresso.
Non mi capacito di come possa essere ancora cosí preoccupato Magister dopo aver ascoltato quell’intervista a Kasper nella quale il porporato ammetteva che le sue idee non sono affatto condivise da Francesco, ma che il Santo Padre vuole comunque che se ne discuta, perché è innegabile che scelte pastorali su determinati temi siano urgenti, per non mancare di carità e attenzioni nei confronti di una fetta significativa del Popolo di Dio (tra divorziati risposati, donne, omosessuali e famiglie ).
Non mi sto informando ora perché preferisco leggere solo i documenti finali e vedere cosa deciderà il Papa. Però oggi mi è capitato di leggere che un Padre sinodale ha ritirato fuori persino la questione delle diaconesse…
Dimenticavo: il Vaticanista “conservatore” che preferisco è Tosatti. Che ne pensi delio?
Penso che leggo troppo poco La Stampa per poter avere un’idea su di lui. Comunque mi dà meno l’orticaria di Magister, e questo è male perché se mi prendo la pena di leggere un vaticanista conservatore lo faccio col preciso intento di titillare il mio masochismo politico.
È l’unico motivo per cui mi capita di leggere la Stampa (da romano dovrei propendere per Il Messaggero; La Repubblica o Il Tempo le escludo a priori perché troppo faziose ciascuna nei rispettivi ambiti politici), anche perché il resto di Vatican Insider è abbastanza smorto e se proprio si devono leggere le boiate di vaticanisti di parte – hai ragione tu – va titillato il nostro ego/masochismo (a seconda dei giorni).
Comunque la distinzione “conservatore” – “progressista” in ambito ecclesiale dovrebbe far sorridere, perché persone che magari sono vicine a Ecône per la liturgia, magari poi sono possibiliste per ciò che riguarda il riconoscimento legale all’adozione omosessuale, così come è possibile che persone che si dichiarano vicine alla teologia di Mancuso (o, a voler restare nell’alveo cattolico, a Bianchi) magari poi vorrebbero che la Chiesa latina non si spostasse di una virgola sul celibato sacerdotale, in quanto “ultima istituzione coerente con sé stessa nei secoli”…
Sembrano esempi estremi, se non impossibili, ad occhi profani, ma non lo sono affatto: il mondo cattolico è molto più variegato di quanto vogliano far credere i vaticanisti dei due schieramenti più estremisti (Magister fa senz’altro parte di uno di questi due).
P.S.: Non ho idea se sei cattolico o meno, ma se dovessi dire a quali vaticanisti ti senti più vicino come impostazione chi citeresti?
Provo qualche nome tra i più progressisti: Peloso? Scaramuzzi? E (un po’ meno) Vecchi?
Personalmente apprezzo Stefania Falasca e Franca Giansoldati.
Santini :)
Mica poco: vuol dire che credi anche tu alla vita eterna. ;)
“Si discutono” invece di “si discute”. Non c’è più religione ;).
No, non c’è più il fisico. Mentre scrivevo, nonostante l’ora presta, crollavo dal sonno. Ho rigirato due volte la frase e alla fine è venuto fuori quell’obbrobrio.