Non so voi, ma a me tutta questa scena sulla chiusura del Colosseo causa assemblea, con per esempio i primi dieci minuti di rassegna stampa di radio Popolare, mi paiono un po’ strani ed esagerati, se non preoccupanti. Mi limito a segnalare due cose.
Da noi in Telecom ci sono gruppi di lavoratori che devono comunque essere reperibili. Come si fa allora con le assemblee? Semplice: sono sempre fatte doppie, una al mattino e una al pomeriggio, per permettere a tutti i lavoratori di partecipare – come da loro diritto, ci sono mi pare dieci ore l’anno nel contratto – e allo stesso tempo non bloccare il servizio. L’assemblea è infatti cosa ben diversa dallo sciopero.
L’assemblea inoltre non era stata indetta improvvisamente ma secondo regole una settimana prima. Vogliamo parlare della dirigenza che non si è preoccupata di segnalare alcunché? Quando c’erano assemblee all’asilo, lo sapevamo tutti perché c’erano gli avvisi. Se tu hai venduto un biglietto per una certa data, dovresti anche avvisare chi ha comprato il biglietto dei possibili disagi, no?
P.S.: È vero che in Italia i sindacati, chi per una ragione chi per l’altra, si comportano diciamo in maniera subottimale. Ma ci terrei a far presente che la controparte, la Confindustria, ha Squinzi. Pensateci un po’ su, prima di abolire i sindacati.
Ultimo aggiornamento: 2015-09-19 10:54
Non solo pare strano quanto dici. Pare strano anche che il governo ritenga essenziale un servizio turistico, solo per motivi di immagine. Il tuo settore, la telefonia, oggi è essenziale nella nostra vita. Da essa dipende la vita di molte persone: i soccorsi, le telemetrie e *tutta* la nostra vita economica e sociale. Se chiude il Colosseo, anche per un’assemblea sindacale, al massimo abbiamo qualche giapponese incazzato. Non muore nessuno.
L’altra cosa che non so è se i sindacati si siano preoccupati di informare i turisti. Non credo, visto il casino.
scusa, ma perché dovrebbero essere i sindacati a informare i turisti? Chiaramente quello è compito dell’azienda (la dirigenza, come scrivevo sopra). I sindacati possono (e dovrebbero) spiegare perché scelgono di fare una mobilitazione, ma qui si sta parlando di un’assemblea che è una cosa ben diversa.
Giustissimo.
Peccato però che stampa e governo vogliano far passare il messaggio che siano praticamente la stessa cosa.
Sottoscrivo.
Ovviamente faccio notare che qualche buontempone ha pure detto che i sindacati avrebbero dovuto informare il NYT 3:)
E poi, c’è il solito problema della memoria lunga…..
Nel 2013 Ponte Vecchio a Firenze fu chiuso per 6 ore (o di più) perché dato in pasto ad una kermesse pubblicitaria. Ma che interruzione del servizio per i turisti (e i residenti!) 3:)
MA
In teoria tutto è ineccepibile. Nella pratica? Giusto per dare una misura, nella materna di Lorenzo quando ci andava hanno fatto 2 scioperi e tre assemblee. Tutto segnalato coi dovuti tempi, tante mezze giornate di nido. E sai quanti maestre andavano all’assemblea? Meno della metà. Le altre si prendevano vacanza.
Al Colosseo quanti ci saranno andati io non lo so, così come non so a Pompei ma c’è tanta, tanta disonestà a tutti i livelli, sia dirigenziali (sindacato e patronato) che in basso. Assemblee fatte per unico e solo scopo di rompere i coglioni altrimenti detti miniscioperi retribuiti. Scioperi puramente pretestuosi dichiarati degni di ben altri diritti.
A me ‘sta cagnara mi fa tanto tipo il bue che dà del cornuto all’asino.
(sindacato e patronato)
Credo intendessi “padronato” e non “patronato”.
direi che intendeva proprio “paTronato” (che è un’istituzione sindacale)
@mestesso: ma se uno non va all’assemblea deve presentarsi sul posto di lavoro (e se ci sono tanti come me, per prima cosa si porta il bimbo al nido e solo dopo si fa partire il piano B se non ci sono maestre)