Mentre stiamo tutti aspettando che la Variante di Valico sull’A1 sia finalmente completata per ridurre il numero di volte in cui sentiamo dire “code a tratti tra Arcoveggio Rioveggio e Barberino di Mugello” c’è un dubbio che continua ad attanagliarmi. Sì, la notte dormo lo stesso, ma insomma…
Come si può vedere per esempio qui, si parla sempre della Variante di Valico con le V maiuscole. D’accordo per “Variante”, che in fin dei conti sta all’inizio della frase, ma io pensavo ingenuamente che “valico” fosse semplicemente il posto dove si valicano gli Appennini, valico che appunto varia. D’altra parte quello che RFI sta costruendo in Liguria è appunto il Terzo valico con la v minuscola, a differenza della Variante di Valico. Com’è la storia? Quello tra Bologna e Firenze è il valico per antonomasia e quindi richiede la maiuscola? Oppure c’è proprio il paesino di Valico sperduto in mezzo agli Appennini?
Ultimo aggiornamento: 2015-08-31 18:01
Ho una mia teoria. Vuoi sentirla?
Esponi!
Nessuno conosce più l’uso corretto di maiuscole e minuscole, anch’esso governato da regole – poi si può discutere della loro validità e possibilità di modifica, ma ci sono – come ogni parte del discorso. Non vengono insegnate a scuola, come quelle sugli accenti tonici (nessuno sa perché si scriva perché e non perchè, caffè e non caffé); e le impara – se le impara – chi ha il destino di mettersi a trafficare con la carta stampata, altrimenti tutti fanno un po’ a casaccio. Il casaccio va quasi sempre nella direzione della scopiazzatura degli usi anglosassoni che di maiuscole abbondano, e di cui l’espressione più visibile è il trattamento dei titoli delle opere dell’ingegno: cf. per esempio The Englishman Who Went Up a Hill But Came Down a Mountain. La prima e la seconda maiuscola sono obbligatorie, le altre (osserverai che sono esentati gli articoli indeterminativi perché di una sola lettera) rispondono appunto all’uso anglosassone. La versione italiana di questo titolo è, correttamente, L’inglese che salì la collina e scese da una montagna (vale anche per Via col vento, Biancaneve e i sette nani, Non aprite quella porta, Il defunto odiava i pettegolezzi, whatever); ma se giri per blog che parlano di libri, cinema, musica, vedrai che l’abitudine di scrivere orrori grafici come “Brisby E Il Segreto Di NIMH” si va imponendo sempre più, e si impone per scimmiottamento, come dicevo. Mancando la padronanza delle norme su maiuscole e minuscole nella nostra lingua, credo che l’abuso delle prime abbia una funzione rassicurante per lo scrivente incerto: la maiuscola pesa, si vede, dà forza e autorevolezza, questione non diversa dall’abuso di punti esclamativi e interrogativi, virgolette e altre (dis)amenità come «Parliamo di quelle che sono le condizioni» al posto di «Parliamo delle condizioni»; non sapendo bene né cosa dire, né come dire, “abbundandum ad abbundatiam” stile principe De Curtis.
(Mau… l’hai voluto tu :))
@Isa, tesoro, io ero convinto che nei titoli delle opere d’ingegno anglosassoni articoli e preposizioni non fossero maiuscoli, le altre parole sì. Saresti così gentile da mettere una fonte per le tue affermazioni?
(la mia fonte è http://www.oxforddictionaries.com/it/supplementari/harts_rules/8-2-titles-of-written-works per la cronaca)
.mau., ero rimasta indietro di una risposta. I manuali di stile anglosassoni sono varî e non sempre concordanti, né in USA né in UK, e ci sono testate, redazioni e university presses che si fanno i loro. Poi sì, io sono stata imprecisa e in generale è come dici tu (articoli e preposizioni), ma per esempio nel titolo che citavo in inglese “up” è una preposizione eppure è maiuscola, come ci sono casi in cui è l’autore a decidere quel che vuole maiuscolare :) A ogni modo il punto non è quel che fanno loro, ma quel che dovremmo fare noi…
Da ligure protesto!
Voglio la V maiuscola anche per il terzo Valico!
Valico potrebbe essere un luogo? Credevo che fosse una persona!
Ipotizzo che sia il cognome del progettista colpevole degli [PROBLEMI] e che forse è anche sospettato come coinvolto nelle [MOVIMENTI DI DENARO IN CONTANTI] che fin dagli anni ’90 caratterizzano la cosa. Insomma se va male è stata colpa del sig. Valico!
@Bubboni: No, ti stai confondendo con l’ingegner Gra del Racconto Anulare.