Non sono nato in Borgata Lesna né sono stato presente negli anni del boom: nacqui al Lingotto e i miei si trasferirono in via Bionaz nel 1970, quando avevo sei anni e mezzo. Però ci ho vissuto per trent’anni, e il posto mi è rimasto nel cuore. Non potevo certo lasciarmi sfuggire questo libro, insomma! (Stefano Garzaro, La Borgata Lesna : Vita in un paese di città, Graphot 2013, pag. 173, € 18, ISBN 978-88-97122-53-1). Diciamo che il ritratto che Garzaro fa degli abitanti della borgata è un po’ troppo agiografico (e non avrei inserito le pagine sui negozi “storici”…) ma qualcosa di vero c’era. La posizione di Borgata Lesna, racchiusa tra la zona militare, la ferrovia e la campagna, faceva sì che anche quando ci vivevo la gente tendeva a frequentarsi tra di loro, pur senza avere la connotazione di quartiere ghetto di altre zone di Torino, forse grazie a un miscuglio di piemontesi, veneti e meridionali che non a fatto formare un nucleo etnico vero e proprio. Il libro è ricco di fotografie antiche e moderne ed è una testimonianza preziosa di un passato che stiamo perdendo – due delle persone intervistate, che conoscevo bene, sono morte in questi due anni dalla pubblicazione. Una lettura penso per pochi intimi, ma per loro imprescindibile.