Leggo su Repubblica che più della metà degli aventi diritto sardi non si è iscritta nella graduatoria nazionale per le assunzioni nella scuola, per il rischio di finire nel continente e quindi avere spese insostenibili: meglio continuare a essere precari e sperare in qualche supplenza.
Non entro nella scelta del governo di costringere tutti a fare una graduatoria indicando tutte le province italiane. Immagino che il motivo sia il volere azzerare le carenze di posti di ruolo, ma il mio timore è che tra alcuni anni la cosa sarà vanificata dalle richieste di trasferimento. Capisco anche la difficoltà nei collegamenti con la Sardegna e i relativi costi, anche se mitigati per i residenti. Ma visto che presumo che simmetricamente siano pochi gli insegnanti non sardi che avranno messo in cima alla graduatoria le province dell’isola posso immaginare che l’offerta di posti in Sardegna sia molto minore del numero di precari. Quindi? Trasferiamo un po’ di studenti dal continente?
Ultimo aggiornamento: 2015-08-18 09:52
Basta aumentare a 2000 Eur netti i salari degli insegnanti e pagare le spese di trasferta e/o trasloco.
Non è difficile. E un’aliquota al 65% per Montezemolo (o chi per lui), di sicuro aiuta.
Quella è la soluzione a un problema diverso.
Non direi….
Ci sarebbero più persone al nord che deciderebbero di fare l’insegnante, e quindi chi arriva dal sud non avrebbe problemi nel senso che non ci sarebbero cattedre disponibili neppure al nord.