Io non sono certo uno che segue alla lettera il codice della strada. Beh, quando guido in realtà sono molto ligio, perché un’auto è grande e pesante e quindi non mi fido; a piedi o in bicicletta sono molto più sportivo. C’è però una cosa su cui non transigo: i diritti altrui. Questo significa che non solo non mi butto ad attraversare la strada, ma per esempio che mi fermo sempre alle strisce pedonali se c’è qualcuno che ha intenzione di attraversare. Prima o poi verrò messo sotto da qualche coglione stronzo, me lo sento: l’altro giorno ci è mancato poco (e via Thaon di Revel non è così ampia… non ho ben capito dove quel furgone pensasse di andare). Quando porto i bimbi all’asilo e loro sono in monopattino è per esempio l’unico momento in cui vado in bicicletta sul marciapiede (alla velocità ridotta corrispondente a quella dei bimbi): ma in quel caso, a parte attraversare la strada scendendo dalla bici e facendo scendere i due dal monopattino (così devono rallentare…) se appena c’è un pedone nell’altra direzione e il marciapiede si restringe io mi fermo e aspetto che lui passi.
Ordunque, la gente mi ringrazia perché faccio il mio dovere (fermandomi sulle strisce) o non sto facendo qualcosa che non dovrei fare (pedalare sul marciapiede). Beh, sarà buona educazione da parte loro ma a me la cosa dà comunque fastidio, proprio perché sto semplicemente rispettando un loro diritto. Non trovate?
Ultimo aggiornamento: 2015-05-28 12:41
No. Scusa se te lo dico in termini brutali ma la trovo una forma di alienazione dalla realtà con una spruzzata di paranoia regolatoria: io ringrazio (premio) chi (per incentivare i pochi) si comporta come dovrebbe, tu ti scocci per essere premiato?? Tutto questo senza contare che la scena può essere vista da terzi (educandoli) e chi sa, cambiare qualche mente.
Guarda, io sono uno che ama la provocazione: se sono in zona e ti riconosco sulle striscie ti faccio il dito medio e vediamo se scrivi un post sugli stronzi maleducati ;-).
no, non c’era nessuno che potesse ascoltare. E ripeto: capisco la buona educazione, ma così passa il concetto che il pedone ha zero diritti, e questo non mi piace affatto.
Il pedone ha i diritti che gli concede l’automobilsta. Certo, astrattamente ha i diritti inalienabili del Codice della Strada…la realtà è ben altra cosa.
La strada è un ecosistema rigidamente darwiniano: la selezione premia da un lato i furbi ed i gentili dall’altro (che ringraziano chi li fa sopravvivere). Il messaggio è molto chiaro per chi lo vuole intendere.
In realtà la penso come .mau. ma per un ragionamento diverso: se mi ringrazi è perché, da automobilista, ti aspetti di essere ringraziato quando lo fai tu, e che quindi sia un favore che mi fai.
Una volta con una tizia ci ho pure litigato. “Signora, non mi deve ringraziare: ha la precedenza e spero che lei quando è in macchina i pedoni sulle zebre li faccia sempre passare” “Io quando guido guido come voglio”
Oh, mi è venuta un voglia di stirarla che non avete idea. Un prima-retro… :)
Io non sono quasi mai pedone, ma cerco sempre di dare la precedenza ai pedoni sulle strisce (in Svizzera e’ la norma!), ricevo spesso dei cenni di ringraziamento e sovente ricambio con un sorriso a sua volta ricambiato … non costa nulla
Io non associo il ringraziamento alla concessione generosa. Non vedo perché non dovrei ringraziare chi fa qualcosa per me, qualsiasi sia il motivo per cui la fa.
Io abbino questi comportamenti a un’energica pretesa dei miei diritti (mi butto ad attraversare sulle strisce, costringendo anche a brusche frenate e sono feroce coi pedoni sulle ciclabili, ad esempio).
Quando mi ringraziano rispondo cose come “ma guardi che è sulle strisce, sa?”
«mi butto ad attraversare sulle strisce, costringendo anche a brusche frenate»
Anche a cinquanta all’ora così facendo puoi contribuire ad un tamponamento. Ok i diritti ma il buonsenso deve prevalere!