Da inizio anno ho letto 21 libri. Ho controllato: undici li ho letti in elettronico (di questi, tre sono solo in formato elettronico) e dieci in cartaceo (due di questi in realtà sono autoprodotti e li ho letti in elettronico, ma possiedo la versione cartacea).
Insomma, nonostante la difficoltà di lettura – non tanto della narrativa, quando dei libri tecnici, per cui la soluzione tecnica per avere un formato liquido, MathJaX, non è implementata così bene – sto lentamente spostandomi verso il digitale, anche se non su un lettore ebook. Gli altri, non so.
Io ho letto parecchi libri in digitale (quando avevo tempo…) e per quella che e’ la mia esperienza, un ebook reader e’ proprio un altro mondo, nello specifico io ho un kindle con tastiera e trovo che faccia benissimo quello che deve fare. Soprattutto lo adoro per l’autonomia che ha e per lo schermo che, seppur non brillante, e’ molto riposante.
Io l’ho fatto un paio di volte (leggere i saggi in formato elettronico) e non lo farò mai più: i saggi solo su carta. Sulla narrativa parliamone. L’ebook reader è obbligatorio per leggere gli ebook. Non mi dire che li leggi sul tablet?!
anche peggio. A volte leggo sul furbofono (che è un 5″). Il tablet però è un 10″ quindi mi permette di leggere anche i saggi in pdf oppure djvu senza soverchi problemi.
Ommioddio! Mi sento male…
Ti ci vuole un ebook reader.
Per me che viaggio molto, i libri elettronici si sono mostrati sempre di piu’ una benedizione. Ho comprato un Kindle Papewhite (il primo Kindle con frontlight) nel 2012 e piu’ passa il tempo, piu’ lo uso, soprattutto per narrativa (e per la possibilita’, ad esempio, di acquistare l’intera opera di Conan Doyle per un paio di sterline o per nulla e di portarla sempre con me). Da quando ho un iPad sto spesso comprando anche manuali e libroni in formato elettronico (ad esempio Stroustrup C++ o Kundu-Cohen Fluid Dynamics), ma la lettora e’ proficua e “piacevole” solo quando sia il libro elettronico che il software per leggerlo sono fatti bene; tuttavia un tablet e’ piu’ comodo da portare in aereo di un libro di mille pagine. Ho qualche problema con formati proprietari e DRM, ma per ora mi accontento – e sempre meno editori usano i DRM, abbandonandoli in favore di versioni elettroniche “watermarked”.
Da non sottovalutare inoltre (per chi usa Kindle), la funzionalita’ X-Ray molto comoda per orientarsi tra nomi e soprannomi in libri “difficili” (ad es. Fratelli Karamazov)
E lo sforzo di memoria voluto dallo stesso autore peso? :D
Mi sa che l’autore dovra’ rassegnarsi alle nuove tecnologie :-)