La scorsa settimana Romano Prodi è stato intervestato dal quotidiano tedesco Der Tagesspiegel e ha raccontato un po’ di cose (togliendosi al solito anche qualche sassolino dalle scarpe), molte delle quali puro buonsenso. L’intervista è stata ripresa da Bild, che naturalmente ha subito sbattuto in corpo 48 la frase “Lo sanno tutti che la Grecia non ripagherà mai i suoi debiti”.
Andrea Mollica ha tradotto l’intervista, che potete leggere su Gadlerner.it; ma l’articolo lo si può anche trovare nel sito di Romano Prodi stesso, con una serie di link ad approfondimenti molto interessanti: un bel lavoro, nulla da dire… se non per un banale particolare. L’intervista è stata riportata verbatim, vale a dire in tedesco. La cosa sarebbe stata perfetta se fosse stata allegata anche una traduzione, che però non ho visto. Capisco fosse stata in inglese o in francese, ma non è che il tedesco sia poi così conosciuto fuori dal Südtirol…
Non l’hanno tradotto perché non avevano i soldi per pagare una traduzione decente. Proprio come gadlerner.it.
non credo che Prodi parli tedesco (quando era diventato presidente della Commissione aveva fatto corsi di francese, che io sappia), quindi posso immaginare che l’intervista sia stata fatta in inglese o con un traduttore. Ergo il sito ufficiale magari poteva prendere quel testo… (oppure trovare un volontario sudtirolese :-) )
C’era sicuramente un traduttore, ma non conta nulla. L’unico testo valido (dal punto di vista ufficiale e di PR) è quello riportato dal giornale. L’originale per così dire, è una copia non conforme anche se può essere paradossale.
Inoltre da quel poco che ne so, oggi a Prodi quel che importa è la sua immagine all’estero, non all’interno. Avrebbe dovuto ingaggiare un traduttore dal tedesco all’italiano, ma io personalmente al suo posto non mi sarei preso la briga, non ne vale la pena.
scusa, ma quale sarebbe il problema nell’avere un link a una traduzione “non ufficiale”? Dal mio punto di vista capisco perfettamente che l’intervista sia rimasta nella lingua originale, l’avrei persino capito se fosse stata in cinese. (in realtà, come si può vedere, in quel caso una sintesi in italiano la mettono)
Poi, tanto per dire – sto spulciando ora il sito – questa intervista a Le Monde Diplomatique è stata tradotta, anche se è presente un link al testo originale per chi non si fida.
Detto questo, non ho dubbi nell’immaginare che Prodi sia più interessato alla sua immagine all’estero che a quella italiana. Ma http://www.romanoprodi.it/ è un sito italiano, non ho nemmeno trovato una versione inglese. Quindi parliamone.
In generale specie per i politici ed i loro discorsi dove le parole contano parecchio, le traduzioni non ufficiali è meglio lasciarle perdere ;-).
Sul fatto che alcune interviste siano tradotte ed altre no secondo me è puramente incidentale, alias dipende da come e da chi è stata fatta l’intervista. L’addetto stampa si attiene ad una procedura precisa: se ci sono i presupposti mette la traduzione, altrimenti no.
Io personalmente apprezzo che ci sia l’articolo anche in una lingua che non padroneggio: pazienza se non c’è la traduzione mi arrangio. Qualcosa me lo dice anche senza leggerlo compiutamente. Molti altri non dicono. Meglio così. Si può sempre fare di meglio, certo. In termini relativi il sito di Prodi è stellare rispetto alla realtà di riferimento. Parliamone…
Forse hai ragione con il titolo. L’intervista in lingua originale serve solo per dire che il tale è stato intervistato da quotidiani stranieri che si inchinano alla sua acuta visione.
Anche se è meglio per tutti non approfondire troppo quale sia cotanta prondità di pensiero, tanto più su un tema per il quale il terzo cravattaro in ordne di esposizione potrebbe non essere accusato di imparzialità.