Mentre cercavo informazioni su dove poter trovare questo libro (Angelo Vulpiani, Caso, probabilità e complessità, Ediesse 2014, pag. 224, € 12, ISBN 978-88-230-1906-5) ho scoperto che la casa editrice Ediesse è… della CGIL. E in effetti il colophon riporta che “la presente pubblicazione è stata realizzata con il contributo” – immagino pecuniario – di Unipol, che certo è interessata al tema ma è anche parte della stessa galassia… Se qualcuno se lo stesse chiedendo, la mia è una semplice curiosità, unita all’apprezzamento per l’avere prodotto un testo divulgativo, e non una noiosa relazione degli atti di chissà quale convegno.
Ma veniamo al testo. Vulpiani è fisico di formazione, e la cosa si nota facilmente vedendo come spesso usi nomi tecnici di quantità che saranno definite solo varie pagine dopo, oltre ad avere un’insana passione per le formule che fortunatamente sono relegate nelle sezioni in grigio. Il libro è però molto utile anche senza fermarsi a leggere le formule, perché dà un’introduzione ai temi di probabilità e complessità piu legata al capire da dove e perché arrivano questi concetti che alle regole d’uso: insomma non è un libro di testo ma proprio un manuale divulgativo, una di quelle cose di cui abbiamo in effetti un gran bisogno per avvicinare la matematica alla gente. Caratteristica fondamentale è la serie di dialoghi fittizi che presentano i vari capitoli: quello che mi ha divertito di più è la chiacchierata tra cliente e gestore, che è contento se si gioca al lotto ma allo stesso tempo cerca di convincere il cliente che il gioco è sempre in perdita! A chi è ancora dubbioso, temendo (ingiustamente…) l’aridità della materia, segnalo che Vulpiani ha un approccio molto militante, sin dall’introduzione; le parti più matematiche sono così inframmezzate da considerazioni sociologiche spesso espresse senza peli sulla lingua. Peccato solo per qualche refuso nel testo.
Ultimo aggiornamento: 2014-11-08 21:06