Google e i giornali (tedeschi)

Leggo sul Post (sono andato anche sul blog tedesco di Google, ma ammetto che è stato troppo difficile per me e non mi sono fidato di usare un traduttore automatico) che dalla prossima settimana Google.de non mostrerà più le anteprime delle notizie di vari giornali tedeschi, a partire da Bild. Motivo di tutto questo? Una recente legge tedesca che afferma che titolo e link sono liberamente utilizzabili, mentre per anteprime e ritagli occorre chiedere il permesso e acquisire i diritti dalle società editrici. Google ha detto “Bene: o mi date gratuitamente il diritto, oppure vi scordate che io vi dia dei soldi. Nel secondo caso mi limiterò a mettere titolo e link, come mi è permesso senza dover chiedere nulla”.

Chi ha ragione in tutto questo? Boh. Diciamo che se Google non avesse messo neppure titolo e link alle notizie allora avrebbe sicuramente avuto torto, ma sono stati abbastanza furbi da non farlo. Tra l’altro non so neppure cosa succederà con gli altri motori di ricerca: se per esempio Axel Springer decidesse di permettere a Bing di inserire gli snippet a Bild senza pagare, o pagando una cifra simbolica, Google avrebbe il diritto di ricorrere in tribunale per discriminazione? Vedendo le cose da un altro punto di vista, qual è la quantità di informazione che risulta sufficiente per un lettore, e quindi non lo invita a cliccare effettivamente sul link e andare sul sito del giornale – che a questo punto può guadagnare qualcosa con la pubblicità sul proprio sito? Certo, esistono giornali che ormai non hanno titoli ma click-bait, come raccontavo qualche mese fa: una rapida occhiata a Bild mi ha fatto capire che in Germania non siamo ancora a questo livello ma non si sa mai cosa potrà capitare tra poco. Per quanto mi riguarda, credo che ci sia una bella differenza tra venire a sapere una notizia e leggere un articolo, e non capisco perché io debba fare un clic in più nei molti casi in cui quello che mi importa è solo la prima cosa; ma magari è colpa mia, che voglio tutto e subito. Voi che ne pensate?

Ultimo aggiornamento: 2014-10-03 16:26

5 pensieri su “Google e i giornali (tedeschi)

  1. nicola

    Che essere sul web e non permettere i link (o anche delle piccole preview) è puro masochismo.

    Quando (e se) vedranno calare gli accessi i giornali tedeschi cambieranno idea. In ogni caso avranno torto: se gli accessi non caleranno, vuol dire che le preview non toglievano nulla al loro traffico, se caleranno, la loro decisione si rivelerà sbagliata perché avranno meno traffico.

  2. Barbara

    Il post che tu non hai osato leggere dice, tradotto nel linguaggio d’uso in casa mia: noi di Gugol continueremo a postare snippets dei siti cool, che sono intelligenti e (hence) felici di lavorare con noi: gli altri losers, come da loro richiesta, avranno solo titolo e link, e siamo già buoni a darglielo perché altri search engines li hanno cancellati del tutto.
    Il tutto preceduto da una dichiarazione (ogni clic vale dai 12 ai 16 centesimi) che grida [citation needed] al cospetto di Dio.

    1. .mau. Autore articolo

      la parte dei clic era quella che mi aveva lasciato più perplesso. Se non ho capito male, diceva che ci sono mezzo miliardo di clic al mese, e che proiettando i dati che hanno per il mercato americano uscivano fuori dai 12 ai 16 centesimi per clic (poi magari non ho capito proprio nulla). Ma a chi vanno quei soldi? ai cliccati? il mercato della pubblicità tedesca per le pagine raggiunte via Google vale 60-70 milioni al mese, cioè quasi un miliardo l’anno? E quanto vale allora tutto il mercato della pubblicità tedesca?

      1. Barbara

        Come dici tu, secondo loro i clic generano (0.14±0.02)*5*10^8 Euro al mese che vanno agli editori (Verlage) dei giornali online (Nachrichtenseiten), e a questo si aggiungono un miliardo in tre anni ai partner pubblicitari (Werbepartner) tedeschi di Google nel campo dei media.

  3. xlthlx

    Premessa: mi sono felicemente abbonata a Good Morning Italia, lifetime, e mi trovo decisamente molto, molto bene. L’avere nella posta tutte le mattine il riassunto (in questo caso vero riassunto, ben fatto) delle notizie principali, diviso per tema, con un’ampia panoramica di notizie internazionali per me è perfetto: il riassunto mi informa in generale su tutte le notizie, se la specifica notizia mi interessa particolarmente o la voglio approfondire per qualche motivo clicco sul relativo link riportato. Questo per dire che se vedo solo un titolo, o so già di cosa si tratta e sto già cercando degli approfondimenti oppure non me lo filo proprio, perché di solito dal titolo soltanto non si capisce il senso dell’articolo (e se vuoi dietro c’è l’idea che non ho tempo da perdere anche solo a cominciare a leggere una cosa che poi non mi interessa). Questo per dire che, a mio personalissimo parere, la strategia dei giornali tedeschi è l’esatto opposto di quello per cui di fatto io sto pagando. Ora, secondo me in generale tutti i quotidiani dovrebbero fare un minimo di riflessione su quali sono le abitudini reali dei lettori, e soprattutto dei forti lettori, invece che andare a fare trucchetti di questo genere. Poi io magari mi sbaglio, e loro guadagneranno un botto di soldi alla faccia mia, come mi sbagliavo sull’infinite scrolling, che io odio e che secondo me è inusabile, mentre secondo i dati del Time è un’ottimo strumento di fidelizzazione (l’articolo in questione spiegava poi che non era solo un modo per far perdere più tempo alle persone, alla Facebook, ma che proprio le persone avevano apprezzato il fatto di trovare più articoli a disposizione dopo aver letto il primo). Tutto questo pippone insomma per dire: secondo me il solo link è inutile, ma si sa che io non sono un utente medio, e quindi mi potrei sbagliare.

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