Ho ricevuto un pacco dal Giappone. Ho pagato al postino 22 euro e 71 centesimi (da consegnare al centesimo, e ovviamente il postino non ha un POS per pagarlo). Di questi soldi, 17 euro e 21 centesimi sono l’IVA che ovviamente devo pagare (e avevo messo in conto), e 5 euro e 50 centesimi sono per “oneri postali”.
Visto che l’unico onere che vedo è quello di calcolare l’IVA e stampare il foglietto con gli oneri suddetti (le spese postali le ho pagate prima), e visto che io sono costretto a usare Poste Italiane per ricevere per posta un pacco dall’estero, mi spiegate perché devo sottostare anche a questo balzello?
Post Scriptum: la bolla di accompagnamento dice che è stato spedito dal Giappone il 24 marzo. Una seconda bolla dice che è stato “lavorato al GTW di Lonate Pozzolo” il 26 marzo alle 10:47:48. Qualcuno riesce a spiegarmi perché non mi è stato consegnato il 27 o il 28 marzo?
Perché il tratto più lungo è quello fra Lonate Pozzolo e casa tua, non quello fra Tokyo e Lonate Pozzolo. La metrica delle poste non è quella usata da tutti. Ha regole sue.
.mau. si tratta delle tariffe di sdoganamento?
http://www.poste.it/postali/estero/tariffe_sdoganamento.shtml
Esatto. Le poste fanno da terminale per le pratiche di sdoganamento, come requisito di legge. La cosa strana è il pagamento al postino: a me è arrivata una notifica di pagamento con relativo bollettino che avrei dovuto pagare al ritiro al competente ufficio postale. Si vede che hanno cambiato procedura.
@.mau.: per la corrispondenza dell’estero esistono accordi per cui il terminale (poste italiane) riceve una tariffa standard per l’inoltro finale. Dato che poste raschia il barile, questo equivale al più basso livello di servizio possibile. Ecco perché ti è arrivato adesso ;-).
E ti è andata bene che non hai dovuto compilare il modulo della dichiarazione doganale con il contenuto.
Solitamente arriva tramite raccomandata qualche giorno prima della scadenza per la restituzione al mittente.
@tutti: lo so che Poste Italiane fa da operatore doganale, ma non ho mai capito quali sono le tariffe. Non è la prima volta che pago al postino, tra l’altro. Credo dipenda dal fatto che chi mi spedisce mette già tutti i dati nella bolla.
Nel link dato da ilCattolico c’è una descrizione completa della tariffazione.
Per quanto riguarda le modalità di notifica, oltre al fatto che il mittente sia più o meno scrupoloso nel compilare il foglio per la dogana, conta anche se la dogana si fidi o meno della dichiarazione. Nel mio caso almeno una volta ha deciso che la categoria merceologica era diversa da quella data dal mittente .
Benvenuto nel misterioso mondo delle tariffe doganali! Io ricevo (a Napoli) un gran numero di pacchi di vario valore (mai troppo elevato) da USA, Giappone, Australia ed altri Paesi e posso confermare che:
(1) Dazi e diritti li pago al postino/corriere piu’ o meno nel 90% dei casi;
(2) L’ammontare dei suddetti puo’ essere valutato solo da una veggente con la sfera di cristallo (nonostante la presenza di chiare tabelle!);
(3) Lonate Pozzolo e’ il centro dell’universo – a volte anche un buco nero.
Dalle tabelle postate da “un cattolico” noto con piacere che i pacchi di valore inferiore ai 45eur ora dovrebbero (in teoria) arrivare senza alcuna spesa aggiuntiva. Inizialmente, quando le poste hanno cominciato a sdoganare, il destinatario doveva comunque pagare i “diritti postali” anche per pacchi non soggetti a dazi (meno di 40eur all’epoca), che comunque sono relativamente bassi (mi pare 4%). Insomma, si pagava il privilegio di far trascorrere al pacco un soggiorno a volte molto lungo a Lonate Pozzolo.
Potrei aggiungere MOLTO altro, mi limito a ricordare che anche in presenza di fattura o ricevuta, i doganieri possono decidere a loro discrezione che la merce ha un valore diverso da quello dichiarato e tassarla di conseguenza, ma fortunatamente questo avviene raramente…
ciao
Gennaro
beh, almeno quando mi arriverà la batteria (pagata 12 euro) non dovrei pagare diritti doganali :-)
(il robo l’ho comprato su eBay, ed esiste la transazione paypal. Il prezzo era quello, insomma, e potevo dimostrarlo…)
Vorrei anche aggiungere che i tempi di attesa possono variare liberamente tra 1 e 90 giorni, ma devo confessare che negli ultimi 2-3 anni le cose sono migliorate di molto: spesso si tratta di pochi giorni, ed e’ davvero raro dover attendere 20 giorni o piu’.