Gennaro mi fa notare una strana frase di questo articolo di D, che afferma che «la forza lavoro laureata tricolore è già per il 25% composta da donne e per il 12% da uomini»
Io non ho nessuna idea su chi possa essere il restante 63%. Non credo, come suppone Gennaro, che siano i non laureati: mi pare del tutto improbabile che in Italia abbiamo così tanti laureati a lavorare, e soprattutto che si laureino (e vadano a lavorare) il doppio delle donne che di uomini. Peccato che non abbia nessuna idea di cosa volesse dire Elisabetta Muritti: se qualcuno vuole azzardare ipotesi, commenti pure!
Ultimo aggiornamento: 2014-03-07 11:01
da qui oecd si evince che il 63% è presumibilmente afferibile ai non laureati (il dato è del 2007, ma più o meno ci possiamo stare).
ma come? non vi siete adeguati alla teoria del gender? non ricordate che facebook USA propone 52 o 53 varianti di genere? o siete omofobi?
L’affermazione che conclude con “su 100 ragazzi laureandi, ben 60 sono fanciulle” parrebbe alludere a una significativa quota transgender nella nuova generazione di universitari, o a una particolare, nuova sensibilità femminile da parte di questi laureandi. Probabilmente sono quelli delle facoltà umanistiche, si sa che dai corsi tecnico-scientifici escono solo uomini veri.