_Il falò delle novità_ (libro)

[copertina]Che cos’è la creatività? Bella domanda. Nel 2012 Stefano Bartezzaghi ha tenuto una conferenza sul tema al Festival della Creatività di Sarzana, e qualche tempo prima ha chiesto su Twitter di inviare la definizione preferita. Ne sono arrivate un paio di centinaia, che sono alla base di questo libro (Stefano Bartezzaghi, Il falò delle novità : La creatività al tempo dei cellulari intelligenti , Utet 2013, pag. 238, € 12, ISBN 978-88-418-95894). Tutte le definizioni sono brevi per la natura stessa di Twitter, che si limita a 140 caratteri; la concisione in questo caso non è pertanto solamente una dote apprezzata, ma anche necessaria!
Naturalmente detto così sarebbe troppo semplice. Bartezzaghi ha riunito le varie definizioni in gruppi più o meno omogenei e soprattutto le ha commentate una per una, andando per svariate tangenti in modo da cercare per quanto possibile di circoscrivere cosa la creatività non è. D’altro canto, lui lo dice subito, che secondo lui la parola “creatività” è abusata e che il concetto è in realtà ineffabile… non per nulla ne parla come di un mito, come spiega con maggior dovizia di particolari nella seconda parte del libro. Una lettura insomma godibile, che forse vi toglierà alcune certezze, ma lo farà per il vostro bene.
Ah: mi dimenticavo di segnalare un’ottima iniziativa di Utet, che permette a chi ha comprato il libro cartaceo di avere gratuitamente l’ebook. Ufficialmente l’iniziativa scadeva il 31 dicembre 2013, ma io il libro l’ho comprato il 12 gennaio 2014 e l’ebook era ancora scaricabile…
(post scriptum: la mia definizione di creatività è “prendere i pezzi di un puzzle ed essere in grado di costruirne uno completamente diverso”. Immagino che abbiate capito qual è la mia fonte!

Ultimo aggiornamento: 2014-01-25 07:00

3 pensieri su “_Il falò delle novità_ (libro)

  1. enrico d.

    apprezzo il tuo contributo; che però definirei più un “esempio” che una “definizione”.
    mister Precisino

  2. .mau.

    @enrico: come del resto molte delle “definizioni” del testo. (d’altra parte per le definizioni vere e proprie ci sono i vocabolari, no?)

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