Premessa: io non sono un elettore PD. Mi è capitato di votare PD; nel panorama politico attuale italiano sono sicuramente incasellato nel centrosinistra; ma non sono sicuramente un simpatizzante spinto. (D’altra parte, tanto per dire, venticinque anni fa mi è persino capitato di votare PLI, giusto per dire quanto io possa fluttuare). Detto tutto questo, io domenica non andrò certo a votare per le primarie PD. Se la cosa non vi interessa, avete tutta la mia solidarietà e potete smettere di leggere; altrimenti proseguite pure.
La mia scelta è dettata da due ragioni, una di metodo e una di merito. La prima è semplice: non vedo perché il segretario di un partito debba essere scelto anche da chi al partito non è iscritto. Un conto è chiedere agli elettori chi si vuole come sindaco o PresConsMin, cioè un ruolo che sarà di tutti; un conto è chiedere di decidere una posizione interna. Non ditemi “sì, ma il segretario del PD fa il candidato premier, no?”. Lo si è visto anche l’altra volta: le primarie *interne* le hanno fatte lo stesso, no?
La seconda ragione è proprio legata alle persone. Ammettiamo pure che io decidessi di far finta di nulla e votare per il segretario PD: in fin dei conti potrei dire “in questo modo posso contribuire ad avvicinare il partito alle mie posizioni”. Peccato che (in ordine alfabetico) Civati sia il “vorrei ma non posso” che ha tante idee ma non le riesce mai a mettere in pratica (e non le riuscirebbe a mettere nemmeno se vincesse), Cuperlo sia il vecchio che avanza (non tanto anagraficamente; ma se uno ha fatto l’ultimo segretario FGCI e poi è scomparso dai radar, qualcosa vorrà ben dire) e Renzi, che pure ha degli ottimi consulenti politici e in quest’ultimo anno ha capito che doveva dire qualcosa di sinistra, è troppo patinato e soprattutto ha accettato troppi voltagabbana. Se insomma nessuno di loro mi convince, perché mai dovrei votarli?
(potete tranquillamente commentare, ma tanto a votare non ci andrò lo stesso :-) )
Ultimo aggiornamento: 2013-12-06 12:35
L’unico commento possibile è che se fai un post per spiegare perchè non voti comunque è un indice che di quel partito ti importa un po’ e quindi un voto per far pendere la bilancia più da una parte non sarebbe inutile. Altrimenti è come il discorso di chi si astiene alle elezioni non ci sono candidati che veramente lo rappresentino. Poi a me è sempre piaciuto il vorrei ma non posso, prima o poi capiterà di poter ciò che avrei voluto (propaganda neanche tanto velata).
Detto ancora più semplicemente: che speranze abbiamo che sia proposta una politica di centrosinistra credibile? La risposta indica se andare a votare o meno. Io voto “meno”. :-)
@gian carlo: più prosaicamente, mi sono rotto di tutti i messaggi socialcosisti “vota Civati” / “vota Renzi” (Cuperlo non è pervenuto) e anche se con un po’ di ritardo ho preparato la mia risposta definitiva.
(e ci sono state elezioni in cui sono andato al seggio e ho annullato la scheda…)
Poi è notorio che io non sono un tipo che ami delegare: se ci fosse un candidato che mi piacesse davvero, farei qualcosa per lui, non mi limiterei a votarlo.
Sono di sinistra. E lo sarei anche nell’attuale panorama politico tedesco, francese, inglese, spagnolo, statunitense, brasiliano, cinese.
In passato mi è persino capitato di votare PRI.
Voterò Civati alle primarie.
Credo anch’io come mau che un segretario di partito dovrebbero votarlo gli iscritti. Ma così non sarà. Renzi in particolare riceverà voti non di sinistra. Per esempio nel mio quartire voteranno per Renzi alle primarie mia cugina e suo marito, post-democristiani. Che hanno votato Berlusconi alle ultime due elezioni. E voteranno per Renzi il mio medico condotto e la sua famiglia. Quattro post-socialisti che hanno votato a destra alle ultime comunali e alle ultime regionali. Quindi non vedo perché democristiani e socialisti dovrebbero avere più voce in capitolo di me riguardo alle sorti dell’unico partito tra quelli che si dicono di (centro)sinistra che sicuramente sarà rappresentato in parlamento alle prossime elezioni.
Nel merito concordo in sostanza con l’analisi. Con una postilla.
L’affermazione che Civati non riuscirebbe a fare niente neanche se vincesse sottovaluta completamente…Fabrizio Barca.
Totalmente d’accordo, anche con l’affermazione che se mi piacesse davvero qualcuno non mi limiterei a votarlo ma parteciperei attivamente, come avevo fatto con Marino all’altro giro (tra l’altro, gomito a gomito con Civati) o con altri in altre occassioni.
Sopratutto, sui temi che a me interessano (la sovranità monetaria, l’abbattimento di questo euro mostruoso, le politiche neoliberiste, su quello che intendono come “riforme”, ecc.) questi tre figuranti sono totalmente intercambiabili..
Sottoscrivo interamente il commento di luistesso. Il rischio è che il PD derivi definitivamente nella nuova DC. Civati è l’argine. Probabilmente anche l’ultimo. Comunque, non votare quando si può, è sempre sbagliato. Significa delegare ad altri le scelte sul proprio futuro. Quegli “altri” così bene rappresentati dalla cugina e dal medico condotto. Sei davvero sicuro di volerlo?
d’acordo con te sul fatto che il segretario di un partito lo dovrebbero votare gli iscritti, e visto che sono iscritto (e quindi ho già votato) voterò anche alle primarie.
la curiosità piuttosto è: come mai non sei iscritto al pd?
@giorgio: perché non riesco a farmi piacere la politica. Ognuno ha dei limiti.
Io ho votato a tutte le primarie. Votai Marino, se avesse vinto avrei votato anche il PD. Ho votato Civati, se avesse vinto avrei votato anche il PD. Ho votato Bersani, ha vinto e ho votato anche il PD (pentendomene in modo assai amaro quando è iniziata la campagna elettorale).
Alle prossime elezioni voterò a sinistra ma con le mani libere, forse il PD forse più a sinistra.
Non pretendo che il mio approccio sia quello giusto (anche perchè è piuttosto tormentato pure per me) però alla fine ho ritenuto che siccome il PD che vorrei è quello che ha narrato Civati in queste settimane sarebbe stato ingusto non farlo sapere.