Decadenza

Sarà, ma questo voto odierno sulla decadenza di Silvio B. da senatore della Repubblica Italiana avremmo potuto risparmiarcelo. Avrei capito un voto sull’incostituzionalità della legge Severino, o almeno sulla sua non applicabilità a eventi retroattivi: non che a me appaia incostituzionale, ma non sono io quello che deve giudicare al riguardo.
Visto che *quel* voto non c’è stato, adesso non c’era nulla da votare: la legge è quella, l’aveva votata anche il Pdl (non per nulla fa schifo :-) ) e la decadenza sarebbe dovuta essere automatica. Invece no: ci siamo dovuti sorbire ancora una volta il teatrino.
Beh, io oggi ero a fare il check-up e poi me ne sono andato a fare la spesa, quindi il teatrino me lo sono schivato. Adesso però mi tocca leggere tutte le manifestazioni di giubilo (e i simmetrici pianti) e non mi passa davvero più… abbiate pietà!

Ultimo aggiornamento: 2013-11-27 19:15

11 pensieri su “Decadenza

  1. Gianc.

    boh, si e no. Nel senso che la Costituzione dice che le camere devono votare per sopraggiunti motivi di decadenza dei propri membri (non mi ricordo bene ne’ la frase esatta, tanto meno l’articolo) quindi il teatrino non ce lo saremo mai potuti risparmiare.

  2. .mau.

    @gianc.: sicuro? io ho solo trovato l’articolo 68, che però dice dell’altro:
    I membri del Parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni.
    Senza autorizzazione della Camera alla quale appartiene, nessun membro del Parlamento può essere sottoposto a perquisizione personale o domiciliare, né può essere arrestato o altrimenti privato della libertà personale, o mantenuto in detenzione, salvo che in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna, ovvero se sia colto nell’atto di commettere un delitto per il quale è previsto l’arresto obbligatorio in flagranza.
    Analoga autorizzazione è richiesta per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazioni, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni e a sequestro di corrispondenza.
    Poi, se vuoi, qualcosa di strano in effetti c’è: la seduta di ieri riguardava la mancata convalida dell’elezione del senatore Berlusconi (grassetto mio). In effetti non è corretto non convalidare l’elezione (avvenuta a febbraio) perché cinque mesi e mezzo dopo c’è stata la condanna definitiva: da febbraio a fine luglio aveva pieno diritto di sedere a Palazzo Madama.

  3. Urwas

    Ci sono anche dei prerequisiti per l’eleggibilità (che NON vengono mai rispettati in Italia). In poche parole, il nano malefico non avrebbe MAI dovuto essere eletto, fin dal 1994, in quanto, anche se all’epoca non aveva subito condanne, aveva dei procedimenti penali in pendenza. Cioè, uno con una fedina penale del genere non può neppure presentarsi al concorso da bidello, ma può tranquillamente essere eletto deputato o senatore? C’è qualcosa che non torna, no?

  4. C.

    Dovevi vedere un po’ prima:
    Art. 66.
    Ciascuna Camera giudica dei titoli di ammissione dei suoi componenti e delle cause sopraggiunte di ineleggibilità e di incompatibilità.

  5. Gianc.

    in effetti la dichiarazione del Pres. Grasso a proposito della non convalida ha lasciato di stucco anche me, che pensavo “alle sopravvenute cause”. Chi ne sa qualcosa?

  6. C.

    Forse perchè l’elezione non era stata ancora formalmente convalidata (per il problema delle concessioni?). Non so, ipotizzo.

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