para bailar La Ganga

Il nome di Giusi La Ganga dovrebbe essere ben noto ai miei coetanei, soprattutto se piemontesi. Esponente socialista nei ruggenti anni craxiani, patteggiate un po’ di pene per tangenti è tornato a fare politica e ora, stante un paio di dimissioni, è entrato in consiglio comunale torinese come primo dei non eletti del PD. Premesso che, nonostante quanto si potrebbe evincere dal Fatto, il M5S non ha “votato contro” ma è uscito dall’aula al momento della validazione della sua nomina – anche perché votare contro un atto formale sarebbe stata un’idiozia – la polemica su Facebook continua qua e qua.
Il mio pensiero è che una persona che è stata condannata per reati contro la cosa pubblica dovrebbe essere interdetta dai pubblici uffici. Sì, preferisco un omicida. Detto questo, ci sono state 765 persone che hanno esplicitamente scritto “La Ganga” su una scheda elettorale: ognuno può farsi un giudizio su di loro, e già che ci siamo sul PD che l’ha candidato sapendo bene pro e contro, ma il diritto è dalla sua parte. Ma il mio pensiero è anche che l’unico modo per evitare futuri La Ganga è cambiare il codice penale in modo che in futuro (la legge mica può essere retroattiva) certi reati avbiano pene accessorie più severe. Mettersi a polemizzare su cosa è successo ora è solo demagogico, fare presente che nel 2007 M5S ha presentato un’iniziativa di legge popolare che non è mai stata discussa è ancora più demagogico quando ora ci sono quasi duecento Cittadini in Parlamento che possono presentare un ddl fotocopia di quell’iniziativa e non lo fanno. Certo, non mi stupirei che anche il ddl non venisse poi calendarizzato: ma se non ci si prova, tutto il resto sono chiacchiere, cosa su cui a quanto pare M5S è bravo esattamente come gli altri partiti in parlamento.
(ps: ho scoperto che La Ganga è nato il mio stesso giorno dell’anno. Potete sbizzarrirvi con gli oroscopi)

Ultimo aggiornamento: 2013-07-24 11:45

3 pensieri su “para bailar La Ganga

  1. Mauro

    La Ganga o non La Ganga, i primi responsabili sono sempre e comunque gli elettori.
    Che ci piaccia o non ci piaccia è lo stesso.
    Saluti,
    Mauro.

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